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Via dalla pazza guerra

Il rappresentante speciale per l’Afghanistan Zalmay Khalilzad ha incontrato a Doha i rappresentanti ufficiali del movimento talebano. Ma cosa si sono detti? Un’indiscrezione di Al Jazeera sostiene che hanno iniziato a prefigurare un possibile negoziato sul ritiro delle truppe americane (quindi Nato) dal Paese. Ma come, dove, quando e in cambio di cosa? La notizia è vera o è solo l’intenzione di una delle tante fazioni del movimento?

Ieri il sito dai talebani ha scritto dell’incontro confermando l’avvio e la continuazione dei colloqui. Non molto di più. e per ora è certo solo che c’è stato  l’incontro di venerdi a Doha, riportato anche da diversi media e confermato dai talebani con un comunicato stampa oltre che col  messaggio sul sito. Ma se Al Jazeera ha ragione, si sarebbe già entrati nel vivo e non solo vagamente accordati per andare avanti con gli incontri in cerca di una soluzione. Gli americani, che hanno ormai accettato colloqui diretti con la guerriglia bypassando Kabul, avrebbero accettato di mettere in agenda il ritiro delle truppe, forse condizionato al controllo sulle basi aeree che sembra essere l’unico vero motivo della permanenza di 14mila soldati. Probabilmente se i talebani accettassero di lasciare agli Usa la base di Bagram e l’utilizzo di altre basi aeree come oggi è previsto da un accordo (il che consentirebbe loro di controllare l’Iran e i territori meridionali dell’ex pianeta sovietico) l’accordo si troverebbe. E la Nato, con ogni probabilità,  si accoderebbe.

Nell’immagine di copertina la pagina in dari del sito della guerriglia con la foto di Khalilzad. All’interno, la pagina in inglese con il comunicato ufficiale sui colloqui

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