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La terribile aritmetica della guerra

I numeri sono importanti. Nella loro freddezza raccontano la miseria nella guerra spesso più di mille reportage. Tra 480 e 507.000 persone sono state uccise dalle guerre scatenate dopo l’11 settembre in Iraq, Afghanistan e Pakistan. Lo dice l’aggiornamento di novembre Human Cost of the Post-9/11 Wars curato da Neta C. Crawford, docente del Department of Political Science della Boston University and Co-Director del  Costs of War Project della Brown University (Providence, Rhode Island, United States).

Il documento  della Brown University (che potete leggere qui) non tiene conto di conteggi e stime dei decessi della guerra in Siria (oltre 500mila) o di altre guerre (Yemen) o conflitti minori. E’ una documentazione raccolta guardando a quanto fatto dagli Stati uniti ma sono cifre che riguardano ognuno di noi soprattutto se facciamo parte – è il caso dell’Italia – di un Paese in guerra o che vi ha partecipato. Qui sotto, una tabella riassuntiva degli effetti sullo spostamento di popolazioni che riguarda anche la Siria. Circa 20 al 2017, una cifra però che non tiene conto dei “clandestini” e cioè di chi è emigrato ma non ha lo status di rifugiato.

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