L’architrave su cui poggia tutta l’idea è il progetto Atlante delle guerre e dei conflitti del Mondo, che si configura in una pubblicazione annuale piuttosto importante e si sviluppa in questo sito, nell’inventare eventi e progetti con la scuola e i giovani – ad esempio Radio Memoriae – e nella produzione di mostre e di film-documentari. Parallelamente ci sono gli incontri nelle scuole e nelle città: quasi cento ogni anno.
Negli anni siamo cresciuti. I soci continuano a lavorare volontariamente, tutto ciò che si raccoglie viene destinato alle attività. Ma ormai sono una quarantina le persone che collaborano a vario titolo. Inoltre collaboriamo in modo permanente anche con alcuni progetti sul campo, con la Tavola della Pace, Centro di Documentazione dei Conflitti Ambientali, Amnesty International, Arci, Università di Firenze, Medici Senza Frontiere e UNHCR. Una bella rete, che ci consente di lavorare su dati, informazioni, idee in modo continuativo, costruttivo.
La sede è e resterà a Trento, terra di passaggio e infiltrazione di culture e diversità. Una scelta intrigante. Alcuni di noi a Trento vivono, ma pochi ci sono nati o cresciuti. Quasi tutti ci sono arrivati, in un modo o nell’altro, per questa o quella ragione. Esattamente come accade ad ogni viaggiatore
Raffaele Crocco