Punto e a capo. Ritratti di donne migranti
Foto e testi: Alice Pistolesi
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Punto e a capo.
Un nuovo inizio è quello a cui aspirano le donne migranti che dal Venezuela arrivano in Colombia.
Elizabeth vive con il suo bimbo nella zona dell’aeroporto di Cucuta ed è arrivata dal Venezuela “perché non sapevo come mangiare”.
Virginia Mercedes, invece è una pendolare: ogni giorno attraversa il confine per permettere ai propri cinque figli di andare a scuola.
Marie Garcia è arrivata nel 2019 e vive in un villaggio informale ad Arauca insieme ai suoi due figli, mentre Maria Oracia è arrivata in Colombia sei anni fa. Abita con il marito e i tre figli in una capanna realizzata con teli di plastica.
Leila e Maria sono arrivate nel marzo 2021, in fuga dagli scontri tra le Forze armate nazionali bolivariane del Venezuela e i dissidenti delle Farc nello stato venezuelano di Apure. Entrambe erano incinte. Ora, in due villaggi informali nei pressi di Arauquita, stanno ricostruendo la propria vita pezzo per pezzo.
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Poche cose selezionate in un piccolo zainetto e via. Si parte alla ricerca di un futuro, in un cammino che non si sa cosa ci riserva. Sono moltissime le donne ‘caminantes’ che lasciano il Venezuela a piedi e attraversano la Colombia. Alcune vogliono raggiungere amici o parenti che si sono stabiliti a Cali, Bogotà, Medellin, altre puntano al Cile, all’Ecuador, al Perù. Altre ancora non hanno piani stabiliti.
Marie è in viaggio da sola, mentre Rosa è in cammino con il suo compagno. Entrambe non avevano lavoro in Venezuela e non hanno piani definiti per il prossimo futuro.
Maria ha lasciato il Venezuela con i suoi tre bimbi di tre, sei e nove anni. La loro meta è il Perù, dove hanno alcuni familiari che li stanno aspettando.
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![Immagine3](https://www.atlanteguerre.it/wp-content/uploads/2021/11/Immagine3.png)
Maria Carolina, Odalys e Enma sono arrivate dal Venezuela tre anni fa per raggiungere mariti e compagni.
In un momento di estrema difficoltà sono state aiutate dalla signora Yaneth che ha aperto la propria casa per accogliere le “sorelle venezuelane”.
Le storie delle tre donne si sono così unite a quelle di Yaneth, che ha sempre voluto aiutare gli altri e sente ora di aver trovato un suo scopo. Maria Carolina, Odalys e Enma sostengono e aiutano come possono Yaneth con il suo albergue.
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![Immagine2](https://www.atlanteguerre.it/wp-content/uploads/2021/11/Immagine2.png)
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La storia del reportage
Il fotoreportage racconta le storie di alcune delle beneficiarie dei progetti che Intersos realizza a sostegno della popolazione migrante lungo la frontiera tra Colombia e Venezuela. Le foto sono state scattate nell’ottobre 2021