Siamo a Camp Victoria, il quartier generale del Chin National Army (CNA), che controlla il 70% del territorio dello Stato Chin. Questa installazione, esistente da molto tempo, nonché la più grande, si trova sulle rive del fiume Tiau, al confine tra lo stato indiano orientale del Mizoram e il Myanmar occidentale. Al suo interno, numerose strutture ed edifici, che si estendono per decine di chilometri, con diverse arterie che li collegano (ripidi passi di montagna non asfaltati e piste di fango), dotate di cartelli stradali in lingua inglese e di lampioni stradali in fase di installazione alimentati con pannelli solari. Perché anche qui, in questo grande ed esteso campo militare, mancano sia l’elettricità (si usano generatori a gasolio), sia l’acqua corrente (i serbatoi per raccoglierla sono ovunque). Dentro Camp Victoria la maggior parte dei soldati sono giovanissimi. Volontari entrati nelle fila del Chin National Army (CNA), provenienti dal territorio montuoso circostante o da altre aree del Paese, addestrati in un apposito campo adibito allo scopo. Tra loro persino qualche disertore, in fuga dalla violenza dei golpisti dell’esercito regolare Tatmadaw e dall’oppressione della giunta militare salita al potere con un colpo di Stato il 1° febbraio del 2021.

 

Nelle foto a seguire:

1) Un giovane soldato del Chin National Army ad un check-point della base di Camp Victoria

2) Uno dei vari check-point di Camp Victoria

3) Ribelli del CNA entrano in una camerata adibita a dormitorio

4) Un soldato nella camerata adibita a dormitorio

5) Un soldato ci mostra la sartoria dove realizzano le divise del Chin National Army

6) Un soldato del CNA, mentre racconta la guerra civile in corso

7) Un disertore dell’esercito regolare birmano al potere in Myanmar, fuggito della capitale e approdato a Camp Victoria

8) Una guerrigliera prepara da mangiare

9) Una ribelle consuma un pasto10) Rifornimento di un cliclomore mediante una pompa di travaso a manovella inserita in un barile con il carburante

10) Un camion dei vigili del fuoco parcheggiato davanti ad uno degli edifici della base. Il rischio di bombardamenti da parte della giunta è costante, tanto che sono presenti ovunque rifugi anti-aerei di fortuna