di Andrea Tomasi
Comunque la si metta, là si arriva: ai soldi. Segui i soldi. Sul nostro pianeta otto uomini possiedono la stessa ricchezza (426 miliardi di dollari) di 3,6 miliardi di persone. Lo dice il rapporto di Oxfam. E quello che non fa la disuguaglianza cronica lo fanno le guerre. «Secondo le nuove stime sulla distribuzione della ricchezza – si legge su Internazionale – la metà più povera del pianeta è ancora più povera che in passato». Roberto Barbieri, direttore generale di Oxfam Italia, ha dichiarato: «È osceno che così tanta ricchezza sia nelle mani di una manciata di uomini, che gli squilibri nella distribuzione dei redditi siano tanto pronunciati in un mondo in cui 1 persona su 10 sopravvive con meno di 2 dollari al giorno. La disuguaglianza stritola centinaia di milioni di persone, condannandole alla povertà: rende le nostre società insicure e instabili, compromette la democrazia». La ricchezza viene concentrata nelle mani di una élite privilegiata ai danni dei più poveri. I numeri chiariscono il concetto: «Tra il 1988 e il 2011 il reddito medio del 10 per cento più povero è aumentato di 65 dollari, meno di 3 dollari all’anno, mentre quello dell’1 per cento più ricco di 11.800 dollari». Ma chi sono gli otto super ricchi in questione? Eccoli in ordine di reddito: Bill Gates (75 miliardi di dollari), Amancio Ortega (67 miliardi di dollari), Warren Buffett (60,8 miliardi di dollari), Carlos Slim Helu (50 miliardi di dollari), Jeff Bezos (45,2 miliardi di dollari), Mark Zuckerberg (44,6 miliardi di dollari), Larry Ellison (43,6 miliardi di dollari), Michael Bloomberg (40 miliardi di dollari). «L’amministratore delegato di una delle cento aziende più grandi quotate in borsa a Londra – nota Internazionale – guadagna in un anno quanto diecimila lavoratori di una fabbrica tessile del Bangladesh». Ma c’è un’altra classifica, collegata. È quella dei 10 Paesi più poveri del mondo, pubbicata da Travel365. Ve li proponiamo in ordine inverso, dal più «ricco» al più povero. Togo: il 32,3% degli abitanti vive al di sotto della soglia di povertà. Malawi: c’è la più bassa speranza di vita al mondo, 47 anni. Sierra Leone: negli ultimi anni è stata anche scenario dell’epidemia di ebola. Eritrea: potrebbe essere ricchissima, per la presenza di giacimenti di oro, petrolio e tanti altri materiali sfruttati dall’occidente. Repubblica Centrafricana: sta vivendo una crisi umanitaria senza precedenti. Burundi: circa l’80% della popolazione vive con circa 1 dollaro americano al giorno. Nigeria: povertà data dalla pessima gestione pessima dei proventi del petrolio, inquinamento prodotto dalla sua estrazione e alto tasso di corruzione. Liberia: il Pil ha visto un crollo vertiginoso del 90% e il tasso di disoccupazione si è assestato al 50%. Zimbabwe: la speranza di vita è inferiore ai 40 anni, la disoccupazione è talmente alta che lavorano solamente 15 persone su 100. Repubblica Democratica del Congo: è un serbatoio di diamanti, che naturalmente non restano in Africa.
http://www.internazionale.it/notizie/2017/01/16/otto-uomini-ricchezza-oxfam
http://www.travel365.it/paesi-piu-poveri-del-mondo.htm
foto tratta da http://aeiintensiveenglishl4jan2013.blogspot.it/2013/01/if-you-were-walking-down-street-and.html