Dossier / L’Africa raccontata con falsi miti e luoghi comuni

“Il volto più dinamico e innovativo dell’Africa soffre di una costante sottorappresentazione nei media italiani”. È l’estrema sintesi del rapporto 2023 “L’Africa MEDIAta”, presentato il 25 maggio a Roma dalla sezione italiana dell’ONG Amref. Curato dall’istituto di ricerca Osservatorio di Pavia e giunto alla sua quarta edizione, questo dossier ha l’obiettivo di analizzare in termini quantitativi e qualitativi come in tv, sui giornali e nei social venga raccontato il Continente nero. “Un tratto di continuità accompagna tutte le edizioni del rapporto: la marginalità della comunicazione sull’Africa e sulle persone africane e afrodiscendenti nei media mainstream”, sottolinea innanzitutto Amref. Mentre i curatori del rapporto, Paola Crestani (Presidente di Amref Health Africa in Italia) e Guglielmo Micucci (il Direttore Generale), aggiungono che “le narrazioni sull’Africa sono spesso condite di luoghi comuni e falsi miti che rischiano di condizionare il nostro modo di guardare a questo vastissimo continente: un territorio ricco di differenze quanto di risorse, e che appare determinato a conquistare il proprio futuro con ogni mezzo, anche attraverso l’innovazione digitale”. Il dossier, ricco di dati e infografiche, è diviso in sei capitoli e strutturato in due parti: “La prima è dedicata all’informazione complessiva su Africa, persone africane e afrodiscendenti nei media tradizionali, stampa e televisione; la seconda si focalizza invece sulla rappresentazione mediatica dell’innovazione e dello sviluppo africani, ricercando nell’immagine dell’Africa restituita dall’informazione italiana ciò che rinvia ai concetti di nuovo, futuro, dinamismo e cambiamento, emancipazione e talento, creatività e competenza”, riassume l’ONG. “Numeri alla mano l’Africa sembra avere un volto decisamente innovativo e all’avanguardia: ‘smart’, per rimanere in argomento. Ma i media italiani ce lo raccontano? E se sì, in che termini? Con quali accenti, quali sfumature?”, si chiedono la Crestani e Micucci.

* Foto in copertina © Watch The World/Shutterstock.com

(Red/Est/ADP)

L‘Africa sui giornali

Partiamo dalla rappresentazione, analizzata nel periodo 1 gennaio-31 dicembre 2022. Nel corso del 2022, l’Africa è apparsa in 953 notizie nelle prime pagine di sei quotidiani, ovvero in media 13 volte al mese (3 in meno rispetto al 2021). Per l’83,8% le notizie raccontano l’Africa qui (con notizie ambientate in Italia o in altri Paesi occidentali) che riguardano il fenomeno delle migrazioni (69,1%), società e cultura (15,6%), fatti di cronaca (9,4%). L’Africa là (quindi le notizie collocate nella cornice africana) sono il restante 16,2% della torta. Trattano temi legati alla guerra e al terrorismo (36,4%), poi migrazioni (14,9%) e politica (14,3%). Importante è naturalmente anche il tono: neutro (87,9%), allarmistico (8,6%) e rassicurante (3,5%). Al primo posto per le notizie allarmanti, il rapporto colloca il quotidiano Il Giornale. Mentre al top di quelle rassicuranti, la testata Avvenire, della Conferenza Episcopale Italiana (CEI).

Infotainment e prima serata

Per Amref si accentua una tendenza osservata a partire dal 2020: la riduzione progressiva di notizie sull’Africa. Nei telegiornali analizzati nel periodo 1° gennaio-31 dicembre 2022 sono state rilevate soltanto 1.174 notizie pertinenti (22% in meno rispetto al 2021), di cui il 74% riguardante i flussi migratori e la gestione dell’accoglienza. L’emergenza migratoria è infatti uno degli argomenti più trattati, soprattutto in relazione a particolari fatti, come il caso della Ocean Viking. Nel 2022 sono diminuite le news su guerra e terrorismo a favore di notizie su viaggi istituzionali di ministri italiani in Africa, forniture di gas, COP27 ed eventi di cronaca come il caso Soumahoro.

La marginalità di attenzione per l’Africa viene confermata anche negli 85 programmi di infotainment analizzati su sette reti televisive: su 61.320 ore trasmesse in un anno sono stati rilevati, in calo rispetto allo scorso anno, 700 riferimenti all’Africa, in media un riferimento ogni 87 ore di programmazione. Le reti più attente a questo continente risultano Rai3 (51%), Rai1 (15%) e La7 (14%). Si evidenzia come l’Africa sia rappresentata come una sola realtà, priva di specificità e caratterizzata uniformemente da un futuro senza speranza. Inoltre, a seguito dell’inizio della guerra in Ucraina, si nota all’interno dei programmi la presenza di una narrazione delle migrazioni che distingue tra rifugiati veri in fuga da un’invasione e profughi “di comodo”, come sembrano essere considerati coloro che provengono dal continente africano.

Tags: