Turchia: tutte le armi di Berlino

La stampa tedesca fa il punto sulle vendite della Germania ad Ankara. E rivela un primato

Berlino ha un primato. Le vendite di armi tedesche ad Ankara hanno raggiunto il loro livello più alto in 14 anni nonostante la Germania abbia interrotto le spedizioni di armi in Turchia dopo l’offensiva di Ankara nel Nord della Siria, tra i primi Paesi europei a fafrlo. Ma nonostante le consegne interrotte il primato per il 2019 resta. Lo scrive Deutsche Welle,  che riprende i dati resi noti dall’agenzia di stampa tedesca Dpa che ha potuto visionare i dati del ministero dell’Economia tedesco dopo una richiesta in tal senso dell’opposizione.

La Germania ha inviato armi per un valore di € 250,4 milioni ($ 277 milioni) in Turchia nei primi otto mesi del 2019 e a solo un quarto dell’anno il bilancio era già superiore a qualsiasi importo annuale dal 2005. , anche senza includere gli ultimi quattro mesi del 2019.

Nel 2018 comunque, “la Turchia è stata di gran lunga l’importatore numero 1 di armi tedesche, con contratti pari a 242,8 milioni di euro. Nonostante una battuta d’arresto in alcune consegne, Berlino è dunque  “sulla buona strada per rivendicare quel titolo anche nel 2019”, scrive DW. Secondo il Ministero dell’Economia, le vendite di armi erano “esclusivamente merci per il settore marittimo”, con la maggior parte degli ordini probabilmente relativi a materiale per sei sottomarini di tipo 214 costruiti in collaborazione con la società tedesca Thyssenkrupp Marine Systems. Il governo tedesco ha approvato la vendita di componenti per i sottomarini nel 2009.

Lunedì scorso, a Lussemburgo, l’Unione Europea ha approvato una risoluzione per limitare le vendite di armi alla Turchia, ma non ha imposto un embargo sulle armi. Posizione reiterata poi a Bruxelles dalla riunione dei capi di Stato e di governo della Ue al Consiglio europeo: condanna ferma dell’invasione ma niente imposizione comunitaria dell’embargo, deciso solo da un gruppo di Paesi (tra cui l’Italia). DW ricorda che la cancelliera Angela Merkel aveva sollecitato l’alleato della NATO a porre fine alle sue operazioni in Siria e ha affermato che la Germania non consegnerà più armi in Turchia “alle condizioni attuali”.

In copertina foto di Claudio Schwarz per Unsplash

(Red/E.G.)

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