Air Defender 2023: i muscoli dell’Alleanza

Le ragioni e le implicazioni dell'imponente esercitazione in Germania. Parla Alessandro Politi, direttore della Nato Defense College Foundation

Oltre 220 aerei e 10.000 soldati impegnati in esercitazioni militari. Sta succedendo nel nord della Germania, nella regione Schleswig-Holstein, ad est al confine con la Polonia, nel sud e in missioni verso la Romania e l’Estonia. Alessandro Politi, direttore della Nato Defense College Foundation (nell’immagine sotto), ci spiega le ragioni e le implicazioni di questa esercitazione

di Ambra Visentin
Che tipo di aerei sono coinvolti e qual è il ruolo del nucleare in questo senso?
Ci sono vari tipi di velivoli, perlopiù aerei multiruolo, più altri specializzati nell’attacco al suolo e poi velivoli da guerraelettronica o caccia intercettori multiruolo: F-35, F-15, F-16, F-18, Typhoon e A-10, questi ultimi specializzati nell’attacco ai mezzi corazzati. Poi ci sono aerei da trasporto, da sorveglianza e coordinamento dello spazio aereo, gli AWACS, e le aerocisterne. La maggior parte dei velivoli è abilitata ad impiegare munizioni nucleari ma nelle informazioni pubblicate non è menzionato esplicitamente questo deterrente
Qual è l’obiettivo dell’esercitazione?
Premesso che è stata concepita già dopo gli eventi in Ucraina e in Donbass nel 2014, il caso di studio di questa esercitazione è la difesa di un paese Nato aggredito da forze ostili. L’obiettivo è addestrare i piloti e al tempo stesso far capire che questo tipo di schieramento ha una sua efficacia, consolidare la dissuasione convenzionale, rendendo le forze armate credibili. I russi invece non impiegano molto la loro aeronautica, anche perché i loro piloti hanno talvolta meno della metà delle ore di volo dei piloti Nato
Perché è stata scelta la Germania?
Dal 1955 in poi, quando ne fu deciso il riarmo, la Germania è un Paese con molte basi e importanti installazioni logistiche. La Nato finora si è sempre mostrata estremamente riluttante a creare delle basi permanenti nei Paesi dell’ex Patto di Varsavia. Infatti, schieramenti a rotazione, su base semipermanente, sono stati introdotti solo dopo la crisi della Crimea e del Donbass del 2014. Schierati in modo permanente, ma in misura modesta, ci sono solo gli elementi di una difesa anti-missile asseritamente diretta contro dei missili balistici iraniani. L’altro motivo è la necessità del governo di Berlino di dimostrare di essere ora pienamente al fianco degli alleati, dopo le lunghe esitazioni, con la precedente ministra della Difesa tedesca, a fornire le armi all’Ucraina
Qual è il significato dello spostamento di armi nucleari tattiche in Bielorussia, previsto da Mosca per il 7-8 luglio?
Il timore che la Russia possa impiegare armi tattiche nucleari in Ucraina è sinora infondato. Le armi nucleari sono uno strumento di deterrenza. La sostanza è che Putin ha detto che se Paesi neutrali entrano nella Nato, la Russia riconsidera le proprie opzioni di schieramento. Nessuno vuole una guerra diretta Russia-Nato, a cominciare dalla Russia che sa benissimo di essere inferiore
Ci sono linee rosse da non attraversare?
Non si può parlare di linee rosse, un termine di scarso significato. Ci sono dei “gradini” di un’escalation della deterrenza nucleare che vanno anche praticati perché i decisori politici capiscano quello che “maneggiano”. Si potrebbe ipotizzare che Lukashenko abbia ceduto sullo spostamento delle armi nucleari per tentare di evitare coinvolgimenti più diretti nelle operazioni in Ucraina. Il Paese è piccolo, con delle forze armate obsolete e ha tutto da perdere in una guerra. Questo schieramento è una reazione alla trasformazione del Baltico in un mare chiuso Nato. Non è però facile nemmeno per la Nato attuare uno schieramento militare in un’eventuale guerra lì o in Finlandia
Come funzionano i rapporti di forza in ambito nucleare?
La deterrenza nucleare è fatta o da due contendenti con un arsenale nucleare simile, per quantità e qualità (Stati Uniti e Russia), oppure fatta da un Paese che ha un arsenale nettamente inferiore come Inghilterra, Francia, Cina. Questi Paesi possono praticare la cosiddetta “dissuasione dal debole al forte” e minacciare, pena la propria completa distruzione, di far perdere le 20 città più importanti alla controparte, una soluzione poco conveniente, ma non del tutto priva di credibilità
Chi ha interesse in questa guerra?
Questa è una guerra disgraziata, voluta dai russi. A fronte di questa decisione molti hanno però lubrificato il cammino verso questa guerra e deciso di approfittare per indebolire il Paese aggressore. Le origini sono lontane e si sarebbe forse potuta evitare se fossero stati applicati in modo più concreto gli accordi di Minsk 1 e Minsk 2. Gli ucraini hanno semplicemente diritto a recuperare tutto
I cittadini europei devono prendere maggiormente coscienza del rischio della guerra?
La popolazione normalmente pensa alla quotidianità. In un continente con 5000 anni di storia bellica e che ha ora vissuto 70 anni di pace ininterrotta, un cambio di mentalità era inevitabile. Nel caso dei cittadini tedeschi, preoccupati dalle possibili interruzioni del traffico aereo civile a causa dell’esercitazione, va però sicuramente spiegata la necessità di quest’ultima. Sul piano globale, dobbiamo capire che la guerra in Ucraina potrebbe essere il primo passo di una guerra mondiale che però scoppia nel Pacifico, tra Stati Uniti e Cina. Anche per questo Biden è misurato nell’invio di armamenti in Ucraina. Prima questa guerra mondiale era una possibilità, oggi rischia di essere una probabilità. Oggi ancora non siamo in guerra, ma non possiamo fingere che non stia succedendo nulla». 

 
In copertina l’immagine scelta dalla Nato sul suo sito
 
 

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