Boko Haram. Strage in Nigeria

Boko Haram rivendica tre raid nello Stato nordoccidentale di Borno. Oltre cento le vittime

Boko Haram  ha rivendicato  due attacchi sabato scorso nello Stato nigeriano nordoccidentale di Borno in cui sono stati uccisi  almeno 20 soldati e più di 40 civili e ferito altre centinaia di persone. Lo riferisce l’agenzia Reuters sulla base di testimonianze locali. Gli attacchi di quello che si è autodefinito Provincia dell’Africa occidentale dello Stato Islamico (Iswap),sono avvenuti nelle aree di  Monguno e Nganzai, a pochi giorni di distanza dall’attacco al villaggio di Gubio – anch’esso rivendicato da Iswap – dove sono morte almeno 69 persone in un raid degli islamisti.

Due operatori umanitari e tre residenti hanno riferito a Reuters che i militanti armati di armi pesanti, compresi  lanciarazzi, sono arrivati ​​a Monguno, un hub per le organizzazioni internazionali non governative, all’incirca alle 11 del mattino di sabato ora locale. A nulla è servita la resistenza delle  forze governative. Hanno poi riferito che centinaia di civili sono rimasti feriti nel fuoco incrociato, che ha travolto l’ospedale locale e costretto diversi  feriti a rimanere fuori dalla struttura in attesa di aiuto.

Secondo le testimonianze, i militanti hanno anche dato fuoco alla stazione di polizia locale e bruciato l’hub umanitario delle Nazioni Unite nell’area, anche se un portavoce Onu  ha dichiarato che la struttura ha subito solo lievi danni. I combattenti hanno distribuito volantini ai residenti, nella lingua locale Hausa, avvertendoli di non lavorare con i militari, gli occidentali cristiani bianchi o altri “non credenti”.

Nella foto di copertina soldati nigeriani con armi pesanti. La mappa è di Wikipedia 

(Red/Est)

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