Ius Soli, non è mai troppo tardi

Nati e cresciuti in Italia ma non italiani. Contro questo assioma qualcosa può cambiare.

Il disegno di legge del Parlamento italiano sullo Ius Soli è infatti ad un momento determinante.

Secondo i promotori della legge “si tratta di una possibilità di assoluta importanza, essendo ormai non rinviabile il superamento del modello di cittadinanza su base etnico-territoriale”.

L’attuale modello basato sul concetto di Ius Sanguinis esclude infatti  dal riconoscimento di diritti essenziali troppe persone nate, cresciute e pienamente integrate in Italia, o comunque intenzionate a esserlo.

Per sostenere il disegno di legge è partita la campagna “Non è mai troppo tardi” nata per condividere le iniziative che verranno prese per sostenere il passaggio parlamentare del disegno di legge.

La campagna ha avviato lo sciopero della fame a staffetta da oggi, lunedì 20 novembre (segnalandolo a questo link), e ha organizzato una manifestazione che avrà luogo in piazza Montecitorio a Roma dalle 15 alle 19.

Cosa prevede il disegno di legge?

Quello in discussione è uno Ius Soli temperato. Il testo infatti non prevede il diritto di acquisire la cittadinanza italiana a tutti quelli che nascono in Italia, ma tutti quei bambini stranieri nati in Italia da genitori stranieri, se almeno uno dei due genitori si trova legalmente in Italia da almeno 5 anni.

L’acquisizione della cittadinanza non sarà automatica, ma sarà necessario richiederla tramite una dichiarazione di volontà espressa da un genitore o da chi esercita la responsabilità genitoriale all’ufficiale dello stato civile del comune di residenza del minore.

L’alyra strada pensata per ottenere la cittadinanza è lo ‘ius culturae’ (diritto di cultura). Potranno chiedere la cittadinanza italiana i minori stranieri nati in Italia o arrivati entro i 12 anni che abbiano frequentato le scuole italiane per almeno cinque anni e superato almeno un ciclo scolastico (scuole elementari o medie).

I giovani nati all’estero, che arrivano nel nostro Paese fra i 12 e i 18 anni, potranno ottenere la cittadinanza dopo aver abitato in Italia per almeno sei anni e avere superato un ciclo scolastico.

Tags:

Ads

You May Also Like

Armi italiane, export senza crisi

Nella Relazione al Parlamento prevista dalla legge 185/90: la vendita del comparto militar-industriale del Belpaese si attesta su 5,2 miliardi di euro di autorizzazioni e 2,5 mld di trasferimenti definitivi nel 2018. Oltre il 70% delle licenze singole finisce a Stati non EU e non NATO. L'analisi di Rete Disarmo e un commento di Opal

  Oltre il 70% delle licenze singole italiane per la vendita di armi finisce ...

Disuguaglianza globale

Ventisei miliardari possiedono la stessa ricchezza di 3,8 miliardi di persone. Alcuni dei dati (e delle soluzioni) fornite dal nuovo rapporto Oxfam

Ricchi sempre più ricchi. Poveri sempre più poveri. Puntuale come ogni anno è arrivato ...

In Thailandia sotto accusa anche la monarchia

Ancora proteste a Bangkok contro l'esecutivo. Che puntano il dito anche sui privilegi del re

Per la prima volta in Thailandia, accanto al governo va sotto accusa la corona. ...