Sale la tensione tra la Nato e Mosca

Un miliardi di nuovi investimenti in nome della deterrenza. E la crisi tra l'Alleanza e la Russia aumenta

I ministri della Difesa della NATO hanno concordato un nuovo piano di “deterrenza” per difendersi da qualsiasi potenziale attacco russo su più fronti. Se la Cina resta in primo piano, la Russia non è certo in secondo e la nuova strategia dell’Alleanza mira a prepararsi per qualsiasi attacco simultaneo nelle regioni del Baltico e del Mar Nero che potrebbe includere armi nucleari, hackeraggio delle reti informatiche e assalti dallo spazio.

Foto del cerimoniale Nato: un miliardo nel nuovo Fondo
Foto del cerimoniale Nato: un miliardo nel nuovo Fondo

La tensione continua a crescere dopo che la Russia ha sospeso la sua missione diplomatica alla Nato dopo l’espulsione di parte del suo personale a inizio ottobre. Le parole del segretario uscente della Nato Jens Stoltenberg spiegano bene: la situazione “Continuiamo a rafforzare la nostra alleanza con piani migliori e più moderni” che per ora si traducono in un investimento da 1 miliardo di dollari per fornire finanziamenti iniziali allo sviluppo di nuove tecnologie digitali.

Secondo la Nato il concetto di deterrenza e la difesa nell’area euro atlantica sono necessari poiché la Russia sviluppa sistemi d’arma avanzati e schiera truppe ed equipaggiamenti sempre più vicini ai confini degli alleati. In buona sostanza, anche se non c’è la possibilità di un attacco russo imminente e Mosca ha negato qualsiasi intenzione aggressiva è bene stare all’erta. L’effetto però è anche quello inevitabile di far salire la tensione con la Russia.

La tensione con Mosca è già alta dopo che La Russia ha deciso di sospendere tre giorni fa la sua missione diplomatica alla Nato. Missione di fatto inattiva ma comunque presente e segnale di distensione. La mossa è la reazione all’espulsione da parte della Nato di otto diplomatici dalla missione russa all’inizio ottobre, accusati di essere in realtà agenti dell’intelligence. Spie insomma. Le relazioni tra Nato e Russia sono state tese da quando Mosca ha annesso la penisola di Crimea all’Ucraina nel 2014. Il capo della diplomazia russa Sergey Lavrov ha confermato ai media russi che la mossa era “in risposta alle azioni della Nato”, accusando l’alleanza militare di non essere “interessata a un dialogo equo”.

(Red/Est)

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