In una cerimonia alla presenza dal Presidente somalo Hassan Sheikh Mohamud, Stati Uniti e Somalia hanno firmato un’intesa per la costruzione di cinque basi militari per la Brigata Danab dell’Esercito nazionale somalo (Sna). Le basi saranno realizzate a Baidoa, Dhusamareb, Jowhar, Kismayo e Mogadiscio. Ne dà notizia la rivista Africa, bimestrale fondato nel 1922 dai Missionari d’Africa (Padri Bianchi) e 2017 acquisita da Internationalia srl, società editoriale creata e gestita da un gruppo di giornalisti indipendenti specializzati nel continente africano.
Il Presidente somalo – scrive Africa – ha salutato il sostegno come un “contributo significativo agli sforzi del governo per costruire un efficace esercito nazionale in grado di assumersi responsabilità di sicurezza e contrastare la minaccia del terrorismo internazionale nel Paese”. Il presidente ha inoltre sottolineato la fondamentale cooperazione tra Somalia e Stati Uniti nello sviluppo del settore della sicurezza, aggiungendo che “gli investimenti statunitensi nella Sna/Danab hanno dato i loro frutti, alimentando una formidabile forza d’attacco che guida le offensive delle forze di sicurezza somale contro al-Shabaab”. Anche il sottosegretario di Stato per gli affari africani, Molly Phee, era presente per assistere alla firma del protocollo d’intesa.
Dal 2012, quando è stato insediato un nuovo governo sostenuto a livello internazionale, la Somalia – 17 milioni di abitanti su una superficie due volte l’Italia – si è avviata verso la stabilità, ma le nuove autorità devono ancora affrontare la sfida dei ribelli Al-Shabab allineati ad al-Qaeda. Il Paese, diviso in cinque diverse regioni autonome federate, ha perso con l’ex Somalia britannica (Somaliland) che se ne è staccata nel 1991.
Nell’immagine il Presidente somalo Hassan Sheikh