Cyberspionaggio: il volo a largo raggio di Pegasus

Si allarga lo scandalo del sistema di controllo telematico del Marocco: nella lista degli spiati presidenti e premier. Da Macron a Prodi

Se è vero che anche il telefono del presidente francese Emmanuel Macron era in un elenco di potenziali bersagli per la sorveglianza da parte del Marocco nel caso dello spyware Pegasus, la presidenza francese ha affermato che si tratta di un affare “molto serio” che mette a rischio le decennali relazioni con l’ex colonia africana. Il quotidiano Le Monde ha affermato che uno dei numeri di telefono di Macron, che usava regolarmente dal 2017, è nell’elenco dei numeri selezionati dal servizio di intelligence del Marocco per un potenziale cyber-spionaggio. Ma non è l’unico.

Nella lista ci sarebbero tre presidenti e tre capi di governo in carica, sette ex premier e il re del Marocco. Oltre a Macron nella lista sono presenti il presidente dell’Iraq Barham Salih, il presidente del Sud Africa Cyril Ramaphosa, il primo ministro del Pakistan Imran Khan, quello dell’Egitto Mostafa Madbouly e quello del Marocco Saad-Eddine El Othmani. Presenti poi sette ex primi ministri, tra cui quello del Libano Saad Hariri, quello dell’Uganda Ruhakana Rugunda e quello del Belgio Charles Michel, attuale presidente del Consiglio europeo. Infine, anche il re del Marocco Mohammed VI. C’è anche Romano Prodi, ex presidente del Consiglio italiano e della Commissione europea.

Lunedì scorso (la notizia dello spionaggio è di domenica) il Marocco ha negato qualsiasi coinvolgimento nell’uso di Pegasus e respingendo quelle che ha definito “accuse infondate e false”. L’’indagine è stata pubblicata da 17 organizzazioni dei media, guidate dal gruppo giornalistico no-profit di Parigi Forbidden Stories: si dava conto del fatto che lo spyware, prodotto e concesso in licenza dalla società israeliana NSO, è stato utilizzato in tentativi di hackieraggio di smartphone appartenenti a giornalisti, funzionari di governo e attivisti per i diritti umani. La NSO ha respinto al mittente gli addebiti.

(Red/Est)

In copertina: foto di G. Dallorto Pegaso (particolare)

Nel testo: Emmanuel Macron. Foto di Arno Mikkor

Tags:

Ads

You May Also Like

Una giornata per non dimenticare

L’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra organizza al Museo delle Civiltà di Roma una serie di eventi dal 1° al 18 febbraio: per conservare la memoria di chi è stato colpito dai  conflitti e promuovere la cultura della pace e del ripudio dell'uso delle armi

Oggi ricorre la seconda Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti ...

I diamanti insanguinati dei mafiosi

di Andrea Tomasi Ricordate Leonardo DiCaprio nel film «Blood Diamonds» (Usa 2006), sul traffico ...

In nome del nostro albero di melograno

Razi e Soheila Mohebi, due artisti afgani da anni in Italia, scrivono del loro senso di impotenza. Ma anche della forza delle bellezza e della solidarietà

di Razi e Soheila Mohebi “A volte uno non si cura dei passeri e ...