Gli scontri e tensioni tra Pechino e Delhi, iniziati nella valle di Galwan in Ladakh e che il mese scorso hanno causato la morte di almeno 20 soldati indiani e un numero indeterminato di cinesi, avrà da domani un arma in più da mostrare sul terreno. I primi cinque caccia Rafale-Dassault di un primo lotto di 36 aerei acquistati da Delhi in Francia dovrebbero essere già domani alla base aerea di Ambala, nel Nord dell’India. Solo 200 km li separeranno dai confini pachistani e cinesi.
L’accordo ha suscitato polemiche e controversie e una dura presa di posizione del Partito del Congresso (all’opposizione) per possibili questioni di corruzione. Addebiti respinti al mittente dal premier Narendra Modi. L’India li ha ordinati nel 2016 ma gli aerei hanno richiesto un lungo tempo di ferma in Francia per l’addestramento dei piloti indiani.
Il Dassault Rafale (in italiano rafale significa “raffica”) è un aereo da caccia multiruolo prodotto dalla Dassault Aviation. E’ progettato per essere utilizzato sia dall’aeronautica sia dall’aviazione di marina come aereo imbarcato su portaerei. Aereo pensato per l’esportazione, è stato acquistato anche da Egitto e Qatar, due Paesi ai ferri corti. Il pacchetto da 36 caccia dovrebbe costare a Delhi circa 8 miliari di euro. Possibili nuovi acquirenti sono Findlandia e Svizzera in Europa e Malaysia ed Emirati arabi uniti in Asia.
In copertina, un Rafale visto dal davanti. Nel testo il modello per l’India
Fotonotizie è una sezione di atlanteguerre che dà conto di emergenze in sviluppo
(Red/E.G.)