In Honduras i primi risultati delle presidenziali indicano una netta vittoria dell’opposizione. E se quest’ultima dovesse affermarsi, Iris Xiomara Castro diventerebbe la prima presidente donna in Honduras e riporterebbe la sinistra al potere per la prima volta da quando suo marito, l’ex presidente Manuel Zelaya, è stato rovesciato nel 2009 in un colpo di stato. Con un’affluenza alle urne importante, i risultati iniziali delle presidenziali mostrano che la candidata dell’opposizione Xiomara Castro ha un chiaro evidente vantaggio sul contendente del partito di governo conservatore Nasry Asfura,. Entrambi però hanno rivendicato la vittoria ieri dopo la chiusura delle urne.
Al momento, con i voti di poco più del 16% delle urne contati, Castro sarebbe in testa con il 53,4% del voto a suo favore mentre Asfura si fermerebbe al 34%, secondo il Consiglio elettorale nazionale di un Paese considerato tra i più violenti del mondo in un’area, il Centroamerica, che è un punto di transito chiave per il narcotraffico e dove crescono i timori a causa di governi sempre più autoritari.
C’è anche un risvolto diplomatico importante che vede coinvolti Pechino e Washington. La Castro infatti ha affermato che avrebbe aperto relazioni diplomatiche con la Cina, riducendo l’enfasi sui legami con Taiwan, l’isola che la Rpc rivendica come propria. Ora si tratta di vedere i risultati definitivi e capire quanto sono reali le prime proiezioni che la danno in forte vantaggio sui conservatori.
(Red/Est)
In copertina Xiomara Castro, foto di Norma Alejandra