Mentre Mosca ha reso noto stamani di aver preso di mira infrastrutture militari ucraine con missili da crociera i suoi soldati hanno ormai circondato la capitale ucraina dove si resiste e in cui il Presidente Zelensjky invita la cittadinanza a combattere con ogni mezzo contro l’invasore russo che non risparmia i bombardamenti. Ieri notte il Presidente Zelensky ha detto nel suo discorso alla nazione che l’obiettivo principale è “mettere fine al bagno di sangue”. “Gli ucraini stanno resistendo eroicamente contro un’aggressione senza giustificazioni “. Ma al momento l’idea di un cessate il fuoco non sembra prendere piede Sarebbero intanto oltre centomila gli ucraini hanno lasciato le loro case secondo le Nazioni Unite.
Secondo l’agenzia Interfax il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha ordinato che sia immediatamente fornita all’Ucraina assistenza militare per un valore di 600 milioni di dollari. La Casa Bianca ha chiesto al Congresso oltre 6 miliardi di dollari per assistere il Paese assediato. La metà di questi fondi servirebbero per aiuti umanitari e l’altra metà andrebbe alla Difesa americana perché il Pentagono ne possa disporre per aiutare Kiev e il Governo Zelensky.
La Russia intanto ha bloccato ieri con il veto la bozza di risoluzione in Consiglio di Sicurezza Onu – presentata da una serie di Paesi con capofila gli Usa – che “deplora l’aggressione di Mosca dell’Ucraina” e chiede il ritiro delle sue truppe. Nel testo elaborato come bozza era stato sostituito il termine “condanna” con “deplora” proprio per tentare di ottenere il consenso maggiore possibile. Ma ovviamente Mosca ha posto il veto. Il testo ha ottenuto 11 voti a favore, il veto russo, e tre astensioni tra cui quella della Cina che ha intanto attivato il piano di evacuazione dei connazionali presenti in Ucraina.
In copertina un caccia Sukhoi russo
Aggiornato alle 9.50 del 26/2/2022