Rdc: “liberatori” col machete

Stragi all'arma bianca nella Repubblica democratica del Congo

I combattenti del gruppo delle Alleanza delle forze democratiche per la liberazione del Congo  (ADF), un gruppo islamista  cacciato dall’Uganda alla fine degli anni Novanta che Kampala ha messo nella lista delle organizzazioni terroristiche, hanno attaccato il villaggio di Samboko, a circa 100 km a sud-ovest della città di Bunia, nella Repubblica Democratica del Congo. Lo ha reso noto ieri  Omar Kavota di Cepadho,  coordinatore del centro studi per la promozione della pace, della democrazia e dei diritti umani e ripreso da numerose agenzie di stampa. La strage è avvenuta il  giorno dopo che i miliziani hanno  ucciso almeno 17 persone nel vicino villaggio di Makutano. Poi i guerriglieri hanno fatto strage di almeno altre 40 persone a Samboko uccidendole a colpi di machete e saccheggiando cibo e oggetti di valore.

Più di 400 persone sono state uccise negli attacchi attribuiti all’ADF da quando l’esercito ha iniziato un’offensiva per estromettere il gruppo dalle sue basi l’anno scorso, secondo quanto riporta il Kivu Security Tracker (KST), un’iniziativa di ricerca che traccia incidenti e violenze nella regione. Dopo due mesi di relativa quiete, l’area ha visto un aumento degli attacchi mortali nelle ultime tre settimane.

In copertina una delle mappe di KST

(Red/Est)

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