Quattro accordi bilaterali nei settori dell’ingegneria aerospaziale, della cultura e dell’ archeologica tra il governo italiano e quello iracheno. A sottoscriverli oggi a Roma, in occasione della terza riunione della Commissione mista Italia-Iraq, il ministro degli Esteri italiano Giulio Terzi e il suo omologo iracheno Hoshiyar Zebari.
“La stabilità dell’Iraq e il consolidamento delle sue istituzioni democratiche – ha affermato Terzi nel corso della conferenza stampa alla Farnesina – sono cruciali per i nostri primari interessi nazionali che coincidono con la pace e la sicurezza in un Mediterraneo allargato sempre più fragile e instabile”.
Sicurezza e stabilita’ che ancora mancano in Iraq dove, secondo le Nazioni Unite, piu’ di 2.000 civili sono morti in attentati solo nella prima metà del 2012.
“In Iraq abbiamo ancora problemi di sicurezza e di democrazia e dobbiamo affrontare attacchi frequenti anche se sempre piu’ circoscritti a zone limitate del Paese” ha affermato Zebari che nel corso della conferenza stampa, ai giornalisti che chiedevano il perche’ della delegazione irachena alla Farnesina non facesse parte alcun rappresentante curdo si e’ limitato a rispondere: “Questa delegazione rappresenta tutto l’Iraq, se c’era il desiderio di farne parte si sarebbe dovuta presentare una domanda e noi avremmo detto di si'”.
Al centro dell’incontro tra i due ministri, anche la crisi siriana che “incide sulla sicurezza interna dell’Iraq e di altri paesi come il Libano e la Giordania” ha spiegato Zebari, ricordando gli oltre 30.000 rifugiati siriani presenti in Iraq.
“Chiediamo – ha detto Zebari in conferenza stampa – un cessate il fuoco da ambo le parti e chiediamo di non militarizzare il conflitto. E’ necessaria l’apertura di un dialogo e di una transizione politica senza precondizioni. Quella siriana – ha continuato il ministro degli Esteri iracheno – e’ una situazione di stallo drammatica e dolorosa e ad oggi nessuna delle due parti e’ in grado di vincere sull’altra in tempi brevi”.