Mine: le vittime sono soprattutto civili

Esce alla vigilia della 19ma riunione degli Stati Parti del Trattato sulla messa al bando delle mine (15-19 novembre in Olanda) l'edizione 2021 del Landmine Monitor

Le mine anti persona continuano a uccidere. E a uccidere civili. Lo dice Il Landmine Monitor 2021 secondo cui i civili sono le principali vittime di queste armi indiscriminate. Nel 2020, hanno rappresentato circa l’80% di tutte le vittime (4.437). Almeno la metà di tutte le vittime civili sono risultate essere bambini. In totale 7.073 persone hanno perso la vita o sono rimaste ferite in 54 Paesi e aree, a causa di incidenti da mina – compresi i tipi improvvisati – responsabili della maggior parte di tutte le vittime. Il totale del 2020 segna un aumento di oltre il 20% rispetto alle vittime registrate nel 2019 (5.853) ed è più del doppio del totale annuo più basso registrato (3.456 nel 2013). La Siria non firmataria ha registrato il più alto numero di vittime annuali, seguita dall’ Afghanistan membro della Convenzione di messa al bando.

Alla vigilia della diciannovesima riunione degli Stati Parti del Trattato sulla messa al bando delle mine, che si svolgerà dal 15 al 19 novembre in Olanda, la 23° edizione del Landmine Monitor 2021 rileva che, nell’anno preso in considerazione, la bonifica dei territori inquinate da mina rimane indietro rispetto all’obiettivo della maggior parte degli Stati Parte colpiti. Inoltre che nel 2020 è stato registrato un numero eccezionalmente elevato di vittime da mine terrestri e residuati bellici esplosivi (ERW).

Malgrado le difficoltà e i ritardi, gli Stati Parte, hanno dimostrato perseveranza e adattamento per garantire che le attivtià di Mine Action potessero continuare ove possibile. Gli Stati Parti – scrive il Report – hanno riferito di aver ripulito quasi 146 km² di terra, con oltre 135.000 mine antiuomo distrutte. Ciò rappresenta una diminuzione del 6% rispetto ai 156 km² disboscati e un aumento del 10% rispetto alle 122.270 mine distrutte nel 2019.

È stato confermato l’uso di mine terrestri antipersona solo da parte di uno stato – il Myanmar, non parte del trattato – durante il periodo di riferimento del Monitor da metà 2020 a ottobre 2021. Nello stesso periodo, si è scoperto che gruppi armati non statali hanno usato mine antipersona in almeno sei paesi: Afghanistan, Colombia, India, Myanmar, Nigeria e Pakistan. Ulteriori accuse di utilizzo non hanno potuto essere confermate dal Monitor.

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(Red/Est)

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