Armi nucleari, parte il negoziato in casa Onu

E’ stata votata dal primo comitato dell’Assemblea generale dell’Onu che si occupa di disarmo e questioni di sicurezza internazionale una risoluzione che dà ufficialmente il via ai negoziati per un Trattato internazionale volto a vietare le armi nucleari.

La votazione è arrivata il 27 ottobre e ha visto 123 paesi schierati per il sì e 38 per il no. Tra quest’ultimi troviamo l’Italia.

La Campagna Internazionale per l’abolizione delle armi nucleari (ICAN), coalizione mondiale della società civile attiva in cento Paesi che coinvolge anche la Rete Italiana per il Disarmo è parte, ha definito questa votazione un importante passo in avanti.

57 Stati nazioni sono state co-sponsor, ovvero prime firmatarie del testo proposto, con Austria, Brasile, Irlanda, Messico, Nigeria e Sud Africa che avranno il compito di redigere la Risoluzione.

Il voto delle Nazioni Unite è arrivato dopo l’adozione da parte del Parlamento Europeo di una propria risoluzione su questo tema: 415 voti favorevoli (con 124 contro e 74 astensioni) ed un invito verso tutti gli Stati membri dell’Unione europea a “partecipare in modo costruttivo” ai negoziati del prossimo anno.

Ad oggi le armi nucleari sono le uniche armi di distruzione di massa non ancora fuori legge, dal momento che esistono solo dei divieti parziali. Le armi biologiche, armi chimiche, mine antiuomo e bombe a grappolo sono invece esplicitamente proibite dal diritto internazionale.

In questo contesto in qualche stato deve essere ancora ratificato il precedente strumento multilaterale di disarmo nucleare: il Comprehensive Nuclear-test Ban Treaty, discusso nel 1996.

Fonti:

http://www.disarmo.org/rete/a/43719.html

http://www.greenreport.it/news/energia/trattato-messa-al-bando-delle-armi-nucleari-si-allonu-123-paesi-litalia-vota-no/

 

Tags:

Ads

You May Also Like

La contraddizione Cambogia: il reportage

"Templi, mattoni e contraddizioni"  nel viaggio  fotografico di questa settimana con le immagini di Raffaele Crocco di ritorno dal Sudest asiatico

La Cambogia. E’ monarchia teoricamente costituzionale. E’ Paese dalla democrazia dimenticata, con un capo ...

Centomila firme contro Ortega

Violenze quotidiane, centinaia di morti, migliaia di feriti, aggressioni di squadracce protette dalla polizia. L’incubo del Nicaragua e della sua involuzione autoritaria nelle mani della famiglia del presidente

In venti giorni sono state raccolte più di 100mila firme da organizzazioni della società ...

No all’oleodotto, la lotta del popolo Yaqui

Popolazioni indigene sotto attacco anche in Messico. Nello stato di Sonora è infatti in ...