Embargo alla armi in Libia: nuova missione Ue

La Eunavfor Med Irini ispezionerà le navi in alto mare sospettate di trasportare armamenti o materiale correlato da e verso il Paese

Le violazioni all’embargo sulle armi in Libia sono all’ordine del giorno e hanno reso la decisione Onu una delle meno rispettate della storia. Per “intensificare gli sforzi” l’unione Europea ha lanciato ieri una nuova operazione militare, la Eunavfor Med Irini. La missione di Politica di Sicurezza e Difesa Comune europea nel Mediterraneo “avrà come compito principale l’attuazione dell’embargo delle Nazioni Unite sulle armi attraverso l’uso di assetti aerei, satellitari e marittimi”. Dal comunicato stampa si rileva che “la missione sarà in grado di ispezionare le navi in alto mare, al largo delle coste libiche, sospettate di trasportare armi o materiale correlato da e verso la Libia conformemente alla Risoluzione n° 2292 (2016) del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”.

Come “compiti secondari” inoltre dovrà monitorare e raccogliere informazioni sulle esportazioni illecite dalla Libia di petrolio greggio e prodotti petroliferi raffinati, contribuire al potenziamento delle capacità e alla formazione della Guardia Costiera e della Marina Militare libica nelle attività di contrasto in mare e contribuire alla disarticolazione del modello di business delle reti di contrabbando e traffico di esseri umani attraverso la raccolta di informazioni e il pattugliamento con mezzi aerei. La nuova operazione sostituisce dal 31 marzo la Unavfor Med Sophia che era stata lanciata il 22 giugno 2015 nell’ambito “dell’approccio globale dell’Ue” in materia di migrazione.

(Red/Est)

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