La crisi ucraina, ma anche le recenti decisioni dell’ultimo esecutivo sull’aumento della spesa militare, hanno riacceso i riflettori sul settore della Difesa. Un saggio delle Edizioni Seb27 ne analizza le criticità e ricostruisce lo stretto rapporto tra l’industria bellica e i Governi italiani che si sono succeduti dal 2015 al 2021. Nel suo libro Futura D’Aprile descrive l’industria italiana della Difesa, le leggi che regolano il commercio delle armi ma anche la capacità di aggirare la legge, come dimostra un caso d’attualità, quello della Rwm Italia nel caso yemenita. Il saggio, con una prefazione di Alex Zanotelli, spiega in sostanza il contributo italiano al perdurare dei conflitti bellici, alla repressione degli oppositori di regimi autoritari e alle cause fenomeno migratorio. Il libro analizza un’attività economica che, in Italia, è sempre stata favorita da tutti i governi quali ne fosse la posizione politica e infatti i suoi profitti continuano a crescere all’interno di un commercio mondiale di armamenti che, scrive D’Aprile, “non conosce crisi”.
La guerra in Ucraina ha poi gettato benzina sul fuoco e spinto il Parlamento a votare deroghe all’export in zone di guerra e all’innalzamento della spesa militare mentre, sostiene l’autriec, proprio il conflitto ucraino “poteva essere l’occasione per ripensare l’ordine internazionale lungo direttrici diverse da quelle della competizione militare”. Fuori dalla logica della guerra,
(Red/Est)
Futura D’Aprile
Crisi globali e affari di piombo
Politica e industrie italiane nel mercato internazionale delle armi da guerra
Prefazione di Alex Zanotelli
Edizioni SEB27 2022
Pagine: 128
Prezzo: €15,00
Futura D’Aprile, giornalista, si occupa di affari internazionali, principalmente di conflitti e società civile in Medio Oriente, e di export di armi. Ha lavorato come redattrice per “The Post Internazionale”. Collabora a “Linkiesta”, “Altraeconomia”, “Il Fatto quotidiano” e “Domani”. Per l’Atlante delle guerre ha scritto recentemente: L’acqua del Kurdistan turco