Il nuovo patto russo cinese. Visto da Pechino

"Che piaccia o meno, che si sia in accordo o meno, siamo in presenza di un «fronte» dichiaratamente contrario all’ordine mondiale americano". L'analisi di Simone Pieranni

di Simone Pieranni

Nuova era delle relazioni internazionali: nel motto scelto da Putin e Xi Jinping per siglare la loro rinnovata alleanza c’è tutto il peso della potente leadership di Xi (il suo pensiero, entrato nello statuto del Pcc al pari di Mao e Deng, è proprio «il socialismo con caratteristiche cinesi per una nuova era») e l’astuzia di Putin pronto a lasciare l’importanza delle parole a Pechino, a fronte di un riavvicinamento di cui sembra principalmente necessitare Mosca. Al di là delle valutazioni  su chi abbia più bisogno dell’altro, la dichiarazione congiunta rilasciata al termine dell’incontro di ieri a Pechino, poco prima della cerimonia di inaugurazione dei Giochi olimpici, segna un momento storico.

Che piaccia o meno, che si sia in accordo o meno, siamo in presenza di un «fronte» dichiaratamente contrario all’ordine mondiale americano e propugnato militarmente dalla Nato. La Cina, prima che la Russia, assume così a un ruolo internazionale che mai dalla nascita della Repubblica popolare ha avuto, dimenticando anche quell’anticamera a Mosca che tanto spazientì Mao portando in pochi anni a un allontanamento della Cina dalla Russia in nome di una nuova amicizia con Washington…. Leggi tutto su ChinaFiles).

La foto nel testo: Xi e Putin

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