Israele e Palestina. Morte genera Morte

di Raffaele Crocco

E’ stupida vendetta. E’ l’incapacità di tener separate le cose, i fatti, dividendo il dolore individuale dalla rabbia collettiva. E’ il fattore Umano. Oppure è’ solo la diabolica capacità di sfruttare tutto questo, per farlo diventare strumento, per usarlo e raggiungere scopi, obiettivi.
La guerra che sta nuovamente colpendo Palestina e Israele e’ tutto questo. Uso il termine colpire, perché’ questo fa la guerra: colpisce come una malattia infettiva, come un cancro, un infarto.
Tre ragazzi rapiti e massacrati da una parte, un altro preso e bruciato dall’altra, le cause di questa ennesima carneficina annunciata. Nessuno ha pensato di agire semplicemente secondo legge e giustizia, punendo i colpevoli in quanto uomini, macellai, assassini. Qualcuno, sempre i soliti, coloro che predicano “giustizia” per il loro popolo incitandolo ad uccidere e a farsi uccidere, ha spiegato che no, che il sangue andava lavato con Il sangue, come sempre, come da sempre, come dicono le scritture – raccontano – che sono sacre e quindi sono verità.
Alla fine eccoci ancora qui, dopo 66 anni, a contare i morti attuali, immaginando quelli futuri. Perché ancora una volta i morti di oggi chiederanno vendetta, genereranno morte domani. Morte che genera morte, che genera morte. Una catena infinita. Che nessuno di noi spezza.

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