Libia, la morsa delle milizie

L'instabilità del paese Mediterraneo, luogo di scontro tra  potenze, è dovuto anche alla frammentazione  dei diversi grandi e piccoli schieramente militari

Resta volatile sul terreno libico la situazione militare e politica dopo il viaggio del ministro italiano Luigi Di Maio che ha prefigurato la nomina di un inviato speciale e che annuncia le intenzioni di un rinnovato sforzo della diplomazia europea perché la soluzione non sia militare. Ma come illustra questa ricostruzione grafica di Middleeasteye.net il Paese è diviso, oltreché tra le truppe fedeli ad Al Serraj e quelle seguaci del generale Haftar, anche tra decine di altri gruppi piccoli e grandi. Inoltre combattenti stranieri sono presenti sia tra le milizie fedeli allo Stato islamico sia tra le truppe di Haftar che, in particolare, utilizza contractor privati russi. Cosa ormai nota da tempo.

Un servizio di Euronews  ricostruisce il profilo della principale: il gruppo Wagner. “E’ emerso nel conflitto nel Donbas nell’Ucraina orientale, quando le forze filo-russe si sono ribellate al governo ucraino. Le persone con legami con il gruppo Wagner in precedenza avevano ammesso di aver effettuato missioni di combattimento clandestine per conto del Cremlino in Ucraina e Siria. Le autorità russe negano che gli appaltatori Wagner eseguano i loro ordini”. Anche l’oligarca considerato a capo del gruppo  – l’uomo d’affari Yevgeny Prigozhin, considerato molto legato a Putin – ha ripetutamente negato qualsiasi legame con il gruppo. “Gli Stati Uniti gli hanno imposto sanzioni – spiega ancora Euronews – dopo averlo accusato di aver tentato di intromettersi nelle elezioni presidenziali del 2016 e nelle elezioni del Congresso del 2018. Prigozhin però ha negato qualsiasi collegamento con Wagner e ha rifiutato di commentare le accuse degli Stati Uniti”.

Questa unita d’élite (conosciuta anche come PMC Wagner, ChVK Wagner, o CHVK Vagner) partecipa attivamente ai combattimenti alla periferia di Tripoli. Secondo il Governo di Al Sarraj, Haftar  conterebbe su circa 800 miliziani della Wagner ma secondo altre fonti sarebbero almeno il doppio.

In copertina un miliziano della Wagner ritratto da un disegnatore russo

(Red/Est)

 

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