Xi Jinping, l’incomodo assente del G20 a Delhi

Il leader cinese  non sarà presente al summit  in India del 9 e 10 settembre

di Maurizio Sacchi

ll leader cinese Xi Jinping non sarà presente al G20 in India il 9 e 10 settembre. La portavoce del ministero cinese degli Affari Esteri, Mao Ning, ha confermato che sarà il premier Li Qiang a partecipare al G20 di Nuova Delhi. Xi Jinping non ha mai perso l’incontro annuale del Gruppo dei 20, che riunisce 19 Paesi e l’Unione Europea, da quando ha assunto il potere nel 2012. Pechino non ha spiegato la sua decisione di rinunciare all’evento.

Narendra Modi: tensione con Pechino

In India, l’assenza di Xi dal vertice del G20  viene vista come un affronto al Primo Ministro Narendra Modi, che conta sul vertice per rafforzare le proprie credenziali di leader globale. Le divergenze tra Pechino e Nuova Delhi possono eeere viste come una reazione  all’adesione dell’India al gruppo di sicurezza chiamato Quad che comprende anche Stati Uniti, Australia e Giappone. I due Paesi sono in tensione da una settimana, dopo che Pechino ha pubblicato una mappa che mostra l’Arunachal Pradesh e l’altopiano di Doklam,  già oggetto di contesa, come appartenenti ai confini della Cina (tema al centro  anche al summit dell’Asen in Indonesia). Sui confini contesi, le relazioni tra l’India e la Cina sono tese da  più di tre anni, dopo che i soldati di entrambe le parti si sono scontrati alla frontiera dell’Himalaya nel giugno 2020,  lasciando sul terreno 24 morti.

L’India ha presentato una protesta formale  alla Cina. Pechino ha risposto esortando l’India a “mantenere la calma” in merito alla mappa, e il portavoce del Ministero degli Esteri, Wang Wenbin, ha invitato i Paesi ad astenersi dall'”interpretare in modo eccessivo” la mappa, che rivendica anche le aree contese del Mar Cinese Meridionale.

Jokowi tiene a Jakarta il summit Asen. Anche in Indonesia tensioni con la Cina

Per quanto riguarda i rapporti Usa-Cina, uno dei motivi dell’irritazione di Pechino potrebbe essere stato il vertice di Camp David del 18 agosto 2023, con i leader di Stati Uniti, Giappone e Repubblica di Corea, presentato come l’apertura di una nuova era nella cooperazione trilaterale tra i tre alleati. Gli incontri hanno prodotto una Dichiarazione di principi e una Dichiarazione congiunta che promettono un programma regolare di incontri trilaterali annuali tra i leader e  tra i ministri degli Esteri e della Difesa. La cooperazione tra Washington, Seul e Tokyo coprirà un’ampia gamma di questioni, tra cui una serie annuale di esercitazioni militari trilaterali, la difesa missilistica, la sicurezza economica e le catene di approvvigionamento. 

Il Presidente Biden ha cercato di sottolineare che il suo vertice di Camp David con i leader di Giappone e Corea del Sud non era “anti-Cina”, ma la Cina sottolinea che  che il Presidente americano ha appena firmato un ordine esecutivo che vieta nuovi investimenti americani in industrie tecnologiche chiave che potrebbero essere utilizzate per migliorare le capacità militari di Pechino. E a aumentare la tensione c’é il crescaente appoggio americano a Taiwan. La prossima occasione per Biden di incontrare Xi potrebbe essere solo a novembre, in occasione del vertice della Cooperazione Economica Asia-Pacifico a San Francisco. Tuttavia, non c’è alcuna garanzia che ciò avvenga. In un post pubblicato lunedì sul suo account WeChat, il Ministero della Sicurezza di Stato cinese ha affermato che gli Stati Uniti devono “mostrare sufficiente sincerità” per giustificare la partecipazione di Xi a San Francisco.

Nell’immagine dal sito ufficiale della Repubblica popolare cinese, il Presidente Xi Jinping

 

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