2021/Guerra e Pace. Un anno in dodici notizie

Non solo ombre in un periodo drammatico  

di Giorgio Beretta

E’ trascorso  un altro anno. Un anno difficilissimo, segnato dalla pandemia Covid-19 che continua a mietere vittime soprattutto nei paesi del Sud del mondo, in particolare quelli più poveri e già dilaniati da malattie endemiche, che non hanno accesso ai vaccini e alle cure.

Un anno nel quale, nonostante gli appelli di Papa Francesco e del Segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, la vendita globale di armamenti ha raggiunto i 531 miliardi di dollari, con un incremento dell’1,3% rispetto all’anno precedente, mentre l’economia mondiale ha registrato una contrazione del 3,1%.

Un anno nel quale ci hanno lasciato diversi amici incontrati sui sentieri della pace, del disarmo e della nonviolenza. Volti forse meno noti come Giovanni Sarubbi (fondatore e direttore della rivista telematica ildialogo.org), Luca Buzzi (fondatore e il coordinatore del Gruppo ticinese per il servizio civile), Enrico Butturini (intellettuale cattolico, docente universitario e pedagogista) e volti conosciuti come Jean Marie Muller (filosofo e fondatore del MAN Mouvement pour une Alternative Non-violente), Gino Strada (medico, fondatore di Emergency) e Demond Tutu, l’arcivescovo anglicano che è stato insieme a Nelson Mandela uno dei simboli della resistenza contro l’apartheid in Sudafrica e nel 1984 fu insignito del Premio Nobel per la Pace.

Dando un ultimo sguardo all’anno che sta per concludersi, attraverso dodici articoli vogliamo fare memoria del cammino percorso e cogliere i segni per tracciare il sentiero di solidarietà e di pace che vogliamo aprire insieme. Buon Anno Nuovo!

– Gennaio: Le due Americhe delle armi

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