Algeria, la protesta non si ferma

Ormai da quaranta settimane le dimostrazioni  continuano: un bagno di folla che vuole annullare le presidenziali previste a dicembre

E’ la settimana numero 40 da che l’Algeria ha alzato la testa ogni venerdi contestando il regime. E come ogni venerdi, decine di migliaia di manifestanti si sono radunati nella capitale Algeri e nelle città in tutto il Paese per chiedere che le elezioni presidenziali previste per dicembre vengano annullate.

Avvolti nella bandiera tricolore dell’Algeria, i manifestanti nel centro di Algeri – scrive oggi Al Jazeera –  hanno cantato slogan contro l’alto comando dell’esercito e il suo capo di stato maggiore, il generale Ahmed Gaid Salah, in occasione della quarantesima settimana di proteste di un movimento nazionale che ha fatto uscire di scena  l’ex presidente Abdelaziz Bouteflika. L’ormai ex capo dello Stato  si è dimesso all’inizio di aprile, dopo settimane di proteste di strada senza precedenti che gli chiedevano di ritirare la sua candidatura per il quinto mandato consecutivo.

Le forze di sicurezza algerine- scrive Asharq al Awsat –  hanno intensificato la campagna di arresti dopo che manifestazioni di massa hanno inondato le strade anche mercoledì scorso per protestare contro le elezioni presidenziali in programma per il 12 dicembre.

Fotonotizie è una sezione di atlanteguerre che dà conto di emergenze in sviluppo

In copertina un fotogramma da un video delle prime manifestazioni di piazza che da 40 settimane scuotono l’Algeria

(Red/Est)

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