Guerre, cittadinanza e pandemia al Festival del Cinema dei Diritti Umani

L’Atlante, assieme a esperti, attivisti e membri della società civile,  vi propone   approfondimenti sui temi trattati da corti e lungometraggi. Succede da martedi a Napoli ma e'  tutto a portata di clic

Lo chiamano “Il festival dalle gambe lunghe”, perché senza far rumore arriva dappertutto e ci porta con sé: è il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli, giunto quest’anno alla sua dodicesima edizione, dal titolo “diritti in ginocchio”. Il Festival di quest’anno è stato lanciato Venerdì 13 Novembre, con una conferenza stampa emozionante e un appello da parte della famiglia di Mario Paciolla, il giovane cooperante italiano ucciso in Colombia al quale è dedicato il Festival del 2020. Ma il bello deve ancora venire: al via da Martedì 17 Novembre, undici giorni di appuntamenti con film e conferenze sui temi dei diritti umani con uno sguardo a tutto il mondo. Questa edizione sarà ovviamente dedicata non solo alle tante violazioni dei diritti in corso in tutto il mondo, ma anche alla pandemia che ha esacerbato le ingiustizie sociali vicine e lontane. Per questo motivo, e per la grande amicizia che ci lega al Festival e ai suoi valori, noi dell’Atlante parteciperemo spesso, con il nostro Speciale Covid19 sugli effetti geopolitici della pandemia.

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Il festival

Da dodici anni il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli, ideato da Maurizio Del Bufalo, propone gratuitamente al pubblico una finestra sul mondo lontano dai riflettori, quello dove si consumano silenziosamente violazioni di diritti umani e altrettanto silenziose lotte per la riconquista della dignità e dei diritti. Sostenuto dalla rete degli “Human Rights Film Festivals” di Amnesty International e da partner come l’Atlante delle Guerre, il Festival è diventato negli anni un punto di ritrovo non solo per registi e cinefili, ma anche per associazioni e progetti di educazione al pacifismo. Sì, perché il Festival non offre solo una settimana di proiezioni (gratuite) di film di alta qualità e un concorso per registi indipendenti, ma apre al pubblico conferenze sui temi caldi per i diritti umani, invitando esperti, giornalisti e organizzazioni. Così il festival dalle gambe lunghe entra nelle scuole per parlare di giustizia sociale e diritti universali, arriva nelle comunità campane e italiane e le mette in contatto con realtà lontanissime di cui i TG non parlano.

Quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria, il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli ha temuto di fermarsi. È invece riuscito a proseguire il suo lavoro proprio nel momento in cui ce n’era più bisogno, quando dall’Italia all’Asia al mondo intero arrivano testimonianze di diritti dimenticati e di ingiustizie. Nel rispetto della delicata situazione campana e delle norme sanitarie, il Festival e i suoi volontari si sono riorganizzati per portare il Festival dove non era mai stato: su internet.
E così per quest’anno possiamo goderne tutti: non solo noi dell’Atlante, che da anni abbiamo un appuntamento fisso con la settimana del Festival di Napoli, ma anche tutti gli appassionati diritti umani e del cinema sparsi per l’Italia. Accedendo al sito www.cinenapolidiritti.online potrete visionare tutti i film in concorso, mentre sulla pagina Facebook del festival potrete assistere alle dirette delle conferenze. Non potrete assistere a una diretta? Nessun problema: sul canale Youtube troverete tutti gli interventi.

Gli appuntamenti

Insomma, non avete scuse per perdervi un appuntamento come questo. Noi dell’Atlante vi aspettiamo per dare il via alle danze Martedì 17 Novembre alle 10 con “Pandemia e Democrazia”: il nostro Emanuele Giordana dialogherà con attivisti e giornalisti  e in particolare con  Gianni Tognoni (Segretario generale del Tribunale Permanente dei Popoli). Poi passera’ il testimone alla collega Maria Tavernini che introdurra’ l’India con Riccardo Noury (Amnesty Int. Italia), Edoardo Avio (Ricercatore), Pranab Doley (Attivista dei DD.UU.), Eleonora Fanari (Ricercatrice), Teesta Setalvad (Attivista e giornalista).

La sera alle 18, invece, presenteremo “l’Atlante della pandemia”: il nostro direttore Raffaele Crocco, Emanuele Giordana e Michele Corcio (V. Presidente Ass. Naz. Vittime Civili di Guerra) racconteranno la creazione del nostro Speciale Covid19.

Dal Mercoledì 18, invece, cominceranno i focus sulle varie regioni del mondo: noi saremo presenti alle ore 10:00 per parlare di Europa dell’Est, “Sovranismi nel cuore dell’Europa” e alle 19:00 con un focus sul Vicino Oriente e la Palestina: “Il lockdown delle donne palestinesi”.

In quanto partner e sostenitori del progetto ResQ parteciperemo poi Sabato 21 Novembre, quando Napoli Porto Aperto ospiterà i promotori della nave umanitaria ResQ, che contribuisce al salvataggio di migranti nella rotta del Mediterraneo. Questo è un appuntamento a cui teniamo moltissimo: ResQ, la nave della società civile, è la nave di tutti noi, ed è una vittoria di tutti noi.

Insomma, saranno undici giorni densi di emozioni, di dibattiti tra esperti e professionisti, ma anche di film che non avreste l’occasione di vedere altrove. Tuffatevi nel Festival del Cinema dei Diritti Umani e non ve ne pentirete. Senza nemmeno alzarvi dal divano.

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