Lagos senza pace

Continuano le violenze in Nigeria mentre anche l'Unione Africana condanna la dura reazione della polizia

Mentre l’Unione Africana (Ua) ha condannato fermamente la violenza in Nigeria dopo che  il Governatore dello Stato di Lagos ha affermato che l’esercito si è offerto di schierare forze se necessario, oggi Lagos vive l’ennesima giornata di tensione. Al Jazeera riferisce che spari si sono uditi  oggi pomeriggio nel ricco quartiere Ikoyi della capitale commerciale della Nigeria. Testimoni hanno detto che gli aggressori hanno attaccato una struttura di detenzione nell’area che ospita uffici governativi. È stato anche visto del fumo salire dalla direzione del carcere di Ikoyi e sono stati visti camion che trasportavano poliziotti  verso la prigione. I rottami di una dozzina di auto fumavano nel  quartiere di Ikoyi e due edifici ufficiali erano in fiamme. Intanto, in una dichiarazione di oggi  il presidente della commissione dell’Unione Africana Moussa Faki Mahamat ha dichiarato che la Ua “condanna fermamente la violenza scoppiata il 20 ottobre 2020 durante le proteste a Lagos, in Nigeria, che ha provocato molteplici morti e feriti”. La capitale commerciale  della Nigeria (quella ammionistrativa e’ Abuja), una metropoli con 20 milioni di abitanti, è sotto  coprifuoco a seguito delle proteste cui la polizia ha risposto con sparatorie ai civili  martedì sera.

Forze di sicurezza  pattugliano le strade della città il giorno dopo  che diversi edifici – tra cui stazioni di polizia, un canale televisivo e il porto – sono stati dati alle fiamme. Il coprifuoco dura 24 ore su 24. La misura e’ stata decisa  dopo quasi due settimane di proteste contro la brutalità della polizia. Si tratta della maggior ondata di disordini della Nigeria  dalla fine del governo militare nel 1999.

La violenza delle forze dell’ordine in Nigeria non e’ una novità. Nel video di Voa alcune azioni violente  della polizia già un anno fa contro manifestanti pacifici

(Red/Est)

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