Le “truppe Tik-Tok” della Wagner

170 ex combattenti dell'ex battaglione privato si sono trasferiti nelle forze speciali di Akhmat

di Ambra Visentin

Il 29 ottobre il capo della Cecenia Ramzan Karyrov ha annunciato sul suo canale Telegram che 170 ex combattenti dell’ex battaglione privato Wagner si sono trasferiti nelle forze speciali di Akhmat, l’unità di truppe della Guardia russa di stanza in Cecenia. Si tratterebbe, come si legge nel post, di “un rimpiazzo di massa del personale” cui, ne è sicuro il capo ceceno, ne seguiranno molti altri: “Sono sicuro che altri ex rappresentanti della Pmc seguiranno questo esempio e si uniranno ai ranghi delle forze speciali Akhmat. Da parte nostra, siamo solo felici di farlo. Saremo una famiglia amica e unita per combattere i nemici della Russia sul territorio del Nwo e con tutti i nostri sforzi proteggeremo la nostra Madrepatria”. Tuttavia, nei canali Z vicini alla Wagner le dichiarazioni della leadership sul maxi trasferimento sono state accolte con scetticismo.

Le parole di Kadyrov si rifanno a quanto riportato dal vicecomandante del secondo corpo d’armata delle forze russe Apty Alaudinov, che avrebbe incontrato i soldati ex Wagner interessati ad unirsi ad Akhmat. Alaudinov ha ripetuto l’annuncio dinanzi a diversi media, fra cui il Kyiv Independent, Ria Novosti e il canale ChGtrk Grozny, sottolineando come i propri combattenti ceceni non “sono mai stati in seconda fila, bensì insieme alle squadre d’assalto Wagner, marciando in prima fila”. I combattenti ceceni non sembrano godere di molta ammirazione da parte dei soldati della Wagner, i quali in più occasioni li hanno definiti come “truppe Tik-Tok” per il loro amore nel filmare video inscenati da qualche parte lontano dalla linea del fronte durante l’anno e mezzo di guerra e la tendenza a dedicarsi “più alle pubbliche relazioni che alle azioni reali”. La divisione Akhmat prende il nome dal primo presidente della Repubblica cecena Akhmat Kadyrov ed è famoso per le sue regole molto blande di arruolamento: qualsiasi cittadino russo può unirsi al battaglione e i precedenti penali non sembrano essere un’ostacolo. In Ucraina, alcuni dei suoi combattenti, sono stati accusati per crimini di guerra, come ad esempio Ochur-Suge Mongush, accusato di aver torturato, castrato e ucciso un militare ucraino davanti alle telecamere.

Anche gli autori di Grey Zone, un canale precedentemente vicino a Wagner, hanno negato il trasferimento di massa di ex mercenari ad Akhmat. Il canale Alex Parker Returns ha citato una dichiarazione che sarebbe stata fatta dal figlio del defunto Yevgeny Prigozhin, Pavel: “Per quanto riguarda le varie voci sul presunto trasferimento di combattenti della PMC Wagner all’unità Akhmat, si tratta di un’assoluta falsità”. Sebbene Kadyrov avesse inizialmente descritto Prigozhin come un “caro fratello” all’inizio dell’invasione ucraina, il fatto che tra i due non corresse buon sangue è diventato presto di dominio pubblico.

Sul terreno della guerra in Ucraina sono stati infatti molti i momenti nei quali i due battaglioni agivano seguendo due linee di comando a compartimenti stagni. Alla fine di maggio 2023, ad esempio, Kadyrov ha riferito che i suoi battaglioni erano stati dispiegati nell’autoproclamata DNR, presumibilmente per attaccare alcuni insediamenti. Prigozhin ha però dichiarato di non essere a conoscenza di questi piani ed è stato quindi invitato a un incontro dal deputato della Duma di Stato Adam Delimkhanov e dallo speaker del parlamento ceceno Magomed Daudov, a cui ha partecipato il comandante della PMC Dmitry Utkin, che conosceva i deputati dalla prima e dalla seconda campagna cecena.

Le tensioni tra la Wagner e il comando centrale della Difesa russa hanno poi portato alla decisione estrema della marcia su Mosca. Il giorno dell’ammutinamento di Prigozhin, il leader ceceno Kadyrov, allineandosi con il Presidente russo Vladimir Putin, ha accusato Yevgeny Prigozhin di tradimento e, mentre alcuni mercenari Wagner controllavano Rostov-sul-Don e altri marciavano verso Mosca, colonne di ceceni si sono mosse verso Rostov. Entrambi i battaglioni non erano destinati ad andare fino in fondo. Dopo la morte del leader del battaglione, Evgeny Prigozhin, il cui aereo con a bordo i massimi esponenti della Wagner è stato abbattuto a pochi chilometri da San Pietroburgo il 23 agosto scorso, il destino dei suoi soldati è rimasto a lungo un punto interrogativo.

Secondo quanto ricostruito dalle fonti di Bbc Russia, i combattenti della Pmc vengono riassorbiti da diversi progetti. In minima parte c’è chi realmente sceglie di arruolarsi nel battaglione ceceno Akhmat. Alcuni combattenti Wagner si preparano a trasferirsi al Pmc Redut, che inizialmente era associato all’uomo d’affati Gennady Timchenko, dove contrinueranno a combattere esclusivamente in Ucraina. Altri soldati firmeranno contratti con il Ministero della Difesa russo, nel quale la “guerra di liberazione dell’Ucraina” è un progetto guidato dal viceministro Yunus-Bek Yevkurov. I combattenti in servizio per i progetti militari in Siria e in Libia rilevati dal Dipartimento manterranno le proprie postazioni. Per i più nostalgici della famiglia Prigozhin c’è infine la possibilità di firmare contratti con la Guardia Russa e continuare a lavorare per il figlio Pavel Prigozhin che maniente i contratti commerciali ereditati dal padre e progetti militari minori nei Paesi africani fra cui il Mali, il Sudan e la Repubblica Centrafricana.

L’intelligence statunitense ha ricevuto informazioni secondo cui la Wagner PMC starebbe progettando di trasferire il sistema missilistico antiaereo Pantsir S-1 (Sa-22 secondo la classificazione NATO) al gruppo libanese Hezbollah. È quanto scrive il Wall Street Journal, citando fonti vicine all’intelligence. Una delle fonti del WSJ ha precisato che Washington non ha confermato la consegna del Pantsir. Tuttavia, gli Stati Uniti stanno monitorando le discussioni sulla questione. Il possibile trasferimento di un sistema antiaereo a Hezbollah nel contesto del conflitto israelo-palestinese solleva “serie preoccupazioni” per le autorità statunitensi. Il WSJ non specifica chi stia negoziando per conto del PMC Wagner. Il giornale osserva inoltre che gli Stati Uniti avevano precedentemente stazionato una portaerei nel Mediterraneo orientale per cercare di contenere Hezbollah nel caso avesse attaccato Israele.

In copertina il logo della Wagner

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