Le voci del pacifismo italiano -3

La terza e ultima puntata di una ricerca di Francesco Pugliese

La terza e ultima puntata del saggio di F. Pugliese dal titolo “Voci e iniziative del pacifismo italiano”: un  contributo alla conoscenza di chi, in Italia, si batte contro la logica della guerra. Buona lettura

di Francesco Pugliese

8. L’Unione Europea 

Chi contava su un ruolo di mediazione, di spinta verso negoziati in grado di impedire la guerra o di fermarla, è rimasto certamente deluso. Forse mai i vertici dell’Unione Europea sono stati così allineati a Washington (per produrre armi ha speso somme ingenti e qui ha dirottato una parte degli stessi fondi del Pnrr dopo lo sconquasso della pandemia). Perché tanta noncuranza per le conseguenze economico-sociali per i propri cittadini e per i rischi di scivolamento verso lo scontro atomico? Nessuna iniziativa, nessuna proposta.

La speranza (o l’illusione) era fondata su consistenti elementi e dati di fatto. Si pensava che il ripudio della guerra fosse penetrato più a fondo nell’anima europea, perché teatro delle peggiori carneficine della storia, e non millenni fa, appena pochi decenni fa (la prima e la seconda guerra mondiale, 16 milioni di morti la prima, oltre 50 nella seconda); si sapeva che l’Ue ha la pace nel suo dna, come elemento costitutivo ed obiettivo fondante, che con la pace ha raggiunto prosperità mai vista nella storia; che ha avuto il Nobel per la pace. Ma niente, speranze deluse. Assenza totale. L’ha riconosciuto lo stesso Prodi al festival francescano a Bologna lo scorso fine settembre: “è grave che non ci sia stata una mediazione UE sulla guerra in Ucraina”.

Perché i vertici europei, i decisori politici hanno rinunciato ad ogni ruolo nascente dalla sua storia e dai Trattati? Perché nessuna funzione di mediazione e di pace? Perché ha dimenticato tutto, Erasmo, Kant? Cosa direbbero oggi leader come Olof Palme, Willy Brandt che pure operarono in tempi di guerra fredda. Chi lo ricorda che proprio qui in Europa, ad Helsinki, si tenne negli anni della guerra fredda (1975) la Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione?

9.Il pacifismo è necessario 

Alla mobilitazioni delle coscienze e al no alla guerra dobbiamo guardare ancora, nel momento in cui la guerra è tornata ad essere la unica strada per risolvere conflitti e controversie internazionali. “Ognuno può fare qualcosa” affermava Aldo Capitini, il fondatore del Movimento Nonviolento in Italia e della Marcia Perugia Assisi. Si sperava fosse irreversibile, con l’Onu e il diritto internazionale, la cancellazione del diritto di fare la guerra da parte degli Stati. Si sperava che l’uomo e gli Stati avessero preso con convinzione la strada della risoluzione pacifica dei conflitti, della nonviolenza, dei diritti umani e della pace. Oggi sembra essere tornati al diritto internazionale pre Onu e alla rilegittimazione della guerra. La guerra, unica strada.

Anche stavolta il pacifismo si è battuto in nome del diritto internazionale, delle Nazioni Unite e della sua carta. Ha prodotto analisi, studi, ricerche, proposte.

La galassia del pacifismo continua ad essere l’unico soggetto politico che porta avanti le ragioni della pace, il no ai massacri e agli orrori della guerra e la ricerca di un’alternativa alle armi e alla guerra. Dal pacifismo voci per tener vivi gli ideali e la funzione dell’Onu (seppur da riformare e rilanciare), a difesa delle ragioni delle Nazioni Unite (quando pochi l’han fatto) e il diritto internazionale vigente (non le ragioni degli imperi). E quindi dell’interesse generale del genere umano.

Ha cercato di far capire, anche stavolta, che la guerra è una strada sbagliata e far comprendere quanto è potente ed egemone la cultura della guerra. Mette in guardia sulla trappola del bellicismo e l’abisso che rischia l’umanità, sulla necessità di non abituarsi e non rassegnarsi alla guerra. Sarebbe la vittoria definitiva dei guerrafondai.

Ecco perché sono fondamentali la mobilitazione dell’opinione pubblica pacifica e il pacifismo per fermare la corsa verso il precipizio. I sonnambuli non lo vedono, neanche stavolta.

Le ragioni delle armi vinceranno anche stavolta? Anche stavolta i sonnambuli d’Europa ci porteranno nell’abisso? Riusciranno tutti gli uomini di buona volontà a svegliare i sonnambuli e fermare i guerrafondai? Riusciranno pacifici e pacifisti a curare il Pianeta e gli uomini malati di guerra e onorare la vita?

Ripensiamo bene alle parole dell’Appello Russell-Einstein del 9 luglio 1955: “In questa occasione parliamo non come membri appartenenti a questo o quel Paese, continente o credo politico o religioso, ma come esseri umani… la possibilità di sopravvivenza dei quali viene oggi messa in dubbio… Ricordate la vostra umanità e dimenticate tutto il resto…”.

Il pacifismo ha una storia di lotta per le ragioni della vita, contro le ragioni della guerra. Basti soltanto ricordare quanto sostenne il grande storico del pacifismo Lawrence Wittner: proprio le mobilitazioni per la pace negli anni della guerra fredda hanno svolto un ruolo fondamentale per impedire lo scontro atomico.

C’è anche un grande patrimonio di testi e autori, esempi, che dobbiamo riscoprire, anche per cercare luci e sopporto all’impegno in questi bui momenti storici. C’è la memoria di Hiroshima e Nagasaki e il lavoro prezioso degli Hibakusha; c’è la storia novecentesca dei tentativi internazionali di vietare la guerra.

Il pacifismo è necessario, sono necessari i pacifici, e la loro immaginazione e capacità di partecipazione per contrastare il pensiero unico della guerra incapace di risolvere i problemi, produttivo di morte e ricchezze per pochi, come da millenni e, come ora, soprattutto quando l’uomo ha inventato armi che possono autodistruggerlo. Se davvero si vuole giungere alla scelta definitiva: cacciare la guerra dalla storia.

C’è il pensiero, e l’opera, di un coerente uomo di pace che tanto manca al pacifismo italiano, Gino Strada, medico e fondatore di Emergency: “Eliminare l’ipotesi della guerra dagli strumenti che regolano la convivenza umana è la scelta più razionale, realistica e sicura per i cittadini del pianeta, ma non possiamo aspettarci che lo facciano i Parlamenti del mondo, che hanno sempre e comunque votato a favore della guerra. Dovremo impegnarci noi in prima persona per buttare la guerra fuori dalla storia […]” (Gino Strada, Una persona alla volta, pagg. 89 e 91).

Bibliografia 

Benjamin Medea-Davies Nicolas, War in Ukraine. Making Sense of a Senseless Conflict, OR Books, New Jork, 2022, pp. 185

Chatfield Charles-Van Den Dungen Peter (a cura di), Peace Movements and Political Cultures, The University of Tennessee, 1988

Chenoweth Erica, Come risolvere i conflitti. Senza armi e senza odio con la resistenza civile, Sonda, Milano, 2023, pp. 446

Chomsky Noam, Poteri legittimi. Clima, guerre, nucleare: affrontare le sfide del nostro tempo, a cura di C. J. Polychroniou. Edizione italiana a cura di Valentina Nicolì, Ponte alle Grazie, 2023, pp. 400

Crocco Raffaele, Ucraina 2022: la guerra delle vanità, TerraNuova, Firenze, 2022, pp. 142

Gittings John, The Glorious Art of Peace. From the Iliad to Iraq, Oxford University Press, Oxford, 2012, pp. 304

La Valle Raniero, Leviatani, dov’è la vittoria? Tornino i volti, disimparare l’arte della guerra, Emi, Verona, 2022, pp. 252

Minervini Francesco, Sogno di pace a Kiev. Diario di una missione umanitaria nell’Ucraina in guerra, Stilo editrice, Bari, 2023, pp. 100

Morin Edgard, Di guerra in guerra. Dal 1940 all’Ucraina invasa, Raffaello Cortina editore, Milano, 2023, pp. 104

Papa Francesco, Contro la guerra. Il coraggio di costruire la pace, Solferino/Libreria Editrice Vaticana, Milano/Città del Vaticano, 2022, pp. 184

Piro Nico, Maledetti pacifisti. Come difendersi dal marketing della guerra, People, Busto Arsizio, 2022, pp. 158

Strada Gino, Una persona alla volta, Feltrinelli, Milano, 2022, pp. 176 

Travaglio Marco, Scemi di guerra. Un paese pacifista preso in ostaggio dai nopax, PaterFirst, Roma, 2023, pp. 458

Wittner Lawrence S., The Struggle against the Bomb, voll. I, II, III, Stanford University Press, Stanford, 1994-2003

Sitografia 

www.acli.it

www.altreconomia.it

www.anpi.it

www.answercoalition.org

www.arci.it

www.associazionedeicostituzionalisti.it

www.atlanteguerre.it

www.avvenire.it

www.azionenonviolenta.it

www.cdmpi.it

www.cnduk.org

www.codepink.org

www.europeforpeace.eu

www.fondazioneperugiassisi.it

www.icanw.org

www.ilfattoquotidiano.it

www.ilmanifesto.it

www.limesonline.com

www.mosaicodipace.it

www.nonviolenti.org

www.paxchristi.it

www.peacelink.it

www.perlapace.it

www.qualevita.it

www.retepacedisarmo.org

www.sbilanciamoci.info

www.serenoregis.org

www.sipri.org

www.stopthewarnow.eu

www.studiperlapace.it

www.un.org

www.unipd-centrodirittiumani.it

www.uniric.org

NOTE

Persone 

Carlo Rovelli 

Fisico e divulgatore scientifico, nel 2021 ha coordinato una lettera aperta firmata da oltre 50 Premi Nobel (iniziativa Global Peace Dividend). Un forte appello (inascoltato) agli Stati, ai governi e ai leader politici per la riduzione delle spese militari lanciato nel dicembre 2021 da 50 premi Nobel.

“[…] Noi vogliamo presentare una semplice proposta per l’umanità: che i governi di tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite si impegnino ad avviare trattative per una riduzione concordata della spesa militare del 2 per cento ogni anno, per cinque anni[…] In questo momento, il genere umano si ritrova ad affrontare pericoli e minacce che sarà possibile scongiurare solo tramite la collaborazione. Cerchiamo di collaborare tutti insieme, anziché combatterci”.

Tra gli aderenti Carlo Rubbia, Steven Chu, Matteo Smerlak, Carlo Rovelli, Roger Penrose, Giorgio Parisi.

Alex Zanotelli 

Missionario comboniano per molti anni in Kenya nella baraccopoli di Korogocho (Nairobi). Attualmente a Napoli; coerente e tenace figura del pacifismo e della nonviolenza attiva. “E’ Gesù l’inventore della nonviolenza” sostiene. Importanti i suoi contributi belle lotte contro la privatizzazione dell’acqua, contro il traffico di armi e il riarmo, contro banche armate e crisi climatica, contro il suprematismo bianco. L’ultimo libro: “Lettera alla tribù bianca”, Feltrinelli, Milano, 2022

Tomaso Montanari 

Professore di Storia dell’Arte, Rettore dell’Università per stranieri di Siena. Tra i suoi molti libri “Eretici”, Paper first, Roma, 2020

Paolo Nori 

Scrittore e traduttore dalla lingua russa 

Massimo Cacciari 

Filosofo e scrittore, è stato anche sindaco di Venezia. Impegnato pubblicamente. L’ultimo suo libro è “Metafisica concreta”, Adelphi, Milano, 2023

Michele Ainis 

Giurista, specialista in Diritto costituzionale. Insegna Istituzioni di diritto pubblico all’Università Roma Tre

Luigi Ferrajoli 

Professore emerito di Filosofia del diritto all’Università di Roma Tre. Tra i suoi libri “Perché una Costituzione della Terra?, Giappichelli, Torino, 2021

Gaetano Azzariti 

Professore di Diritto costituzionale all’Università “La Sapienza” di Roma. Condirettore della rivista online “Costituzionalismo.it”

Raniero La Valle 

Intellettuale impegnato, giornalista; direttore del giornale “Avvenire d’Italia” negli anni del Concilio Vaticano II. Più volte parlamentare; di recente ha promosso l’associazione “Costituente Terra” con omonimo sito. L’ultimo libro è “Leviatani, dov’è la vittoria? Tornino i volti, disimparare l’arte della guerra”, Emi, Bologna, 2022

Nico Piro 

Giornalista, inviato di guerra della Rai. Suo il libro “Maledetti pacifisti. Come difendersi dal marketing della guerra”, People, Busto Arsizio (Va), 2022. Obiettivo: “Di fronte alla violenza verbale degli opinionisti con l’elmetto, al sorgere di un pensiero unico bellicista, lo scopo di questo pamphlet è smontare la narrazione della guerra che ci stanno spacciando come male necessario dall’alto valore morale”.

Luciano Canfora 

Storico e filologo, professore all’Università di Bari. L’ultimo libro pubblicato è “Lezioni di filologia classica”, Il Mulino, Bologna, 2023

Angelo D’Orsi 

Professore di Storia del pensiero politico contemporaneo presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Torino; tra i suoi libri: “Guerre globali”, Carocci, Roma, 2003

Aldo Capitini 

Filosofo, fondatore del Movimento Nonviolento italiano e della storica marcia per la pace Perugia Assisi

Marco Travaglio 

Giornalista e scrittore; fondatore e direttore del quotidiano “Il Fatto Quotidiano”. L’ultimo libro sulla guerra in Ucraina: “Scemi di guerra. Un paese pacifista preso in ostaggio dei nopax”, Paperfirst, Roma, 2023

Carlo Cassola 

Scrittore; molto impegnato per il disarmo. Tra i suoi romanzi “La ragazza di Bube”, Premio Strega nel 1960. Tra i saggi “La rivoluzione disarmista”, Milano, Rizzoli, 1982. Fondò nel 1977 la Lega per il disarmo unilaterale. Si spese lucidamente per la pace anche con la critica al conformismo e all’acquiescenza degli intellettuali del tempo. Una visione vicina a quella di Guenther Anders: “l’umanità è un gigante cieco che va verso il proprio annientamento”. Propose una rivoluzione disarmista.

Michele Santoro 

Giornalista, conduttore di storiche trasmissioni di inchiesta in Rai. Promotore dell’associazione e del sito “Servizio Pubblico

Luisa Morgantini 

Storica esponente del pacifismo italiano, è stata anche vicepresidente del Parlamento europeo. Tra le fondatrici della rete internazionale Donne in nero contro guerre e violenze.

Raffaele Crocco 

Giornalista, inviato di guerra. Ha fondato e dirige l’”Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo”; annuale, giunto alla XI edizione nel 2023, TerraNuova ed., Firenze

Gino Strada 

Chirurgo di guerra, fondatore di Emergency. L’ultimo libro “Una persona alla volta”, Feltrinelli, Milano, 2022

Alessandro Marescotti 

Docente e giornalista, fondatore dell’associazione Peacelink con omonimo sito

Associazioni – organismi 

Movimento nonviolento 

Fondato da Aldo Capitini; sede nazionale a Verona, dov’è anche la redazione del mensile “Azione Nonviolenta” proposto dallo stesso Aldo Capitini nel 1964 e ora diretto da Mao Valpiana.

L’articolo 1 del suo statuto afferma che il Movimento Nonviolento “lavora per l’esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale ed internazionale, e per il superamento dell’apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunità mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti […]”. Centrali sono l’opposizione integrale alla guerra, la lotta contro sfruttamento economico e ingiustizie sociali, contro l’autoritarismo, il nazionalismo, le discriminazioni di ogni genere. Propone la democrazia dal basso per la gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario. “Il Movimento – dice ancora lo Statuto – opera con il solo metodo non violento, che implica il rifiuto dell’uccisione e della lesione fisica, dell’odio e della menzogna, dell’impedimento del dialogo e della libertà di informazione e di critica […]” . Gli strumenti di lotta del Movimento Nonviolento sono l’esempio, l’educazione, la persuasione, la protesta, lo sciopero, la non collaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile.

Rete italiana pace e disarmo 

E’ una Rete organizzata di vari organismi impegnati per la pace e il disarmo; costituita il 21 settembre 2020. Scrivono sul loro sito: “lo scopo è quello di creare insieme la pace a partire dall’unione delle nostre forze, degli obiettivi comuni, per rafforzare e far crescere il lavoro collettivo per la pace e il disarmo. Si è trattato per noi di uno sbocco naturale e di un’ulteriore tappa di un lungo percorso che ci ha visto lavorare insieme su alcuni temi e Campagne anche a livello internazionale (Stop Bombe in Yemen, NO F-35, Difesa civile non armata e nonviolenta, disarmo nucleare con Ican, IoAccolgo, Pace Diritto Giustizia in Israele/Palestina, per la riduzione delle spese militari, per il controllo dell’export di armi e la difesa della

legge 185/90, nella Campagna Control Arms, Campagna Killer Robots, Campagna Inew contro le armi esplosive”.

Emergency 

Organizzazione italiana indipendente fondata da Teresa Sarti e Gino Strada nel 1994. Offre cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà in vari Paesi. Promuove la cultura della pace, della solidarietà e dei diritti umani. Tra il 1994 e il 2020 ha curato gratuitamente oltre 11 milioni di persone. Vari gli ospedali aperti nel mondo, l’ultimo è un Centro di chirurgia pediatrica (costruito tra l’altro con criteri di economia circolare e sostenibilità energetica), aperto nell’aprile 2021, a Entebbe, in Uganda, uno dei Paesi più poveri e con un’altissima mortalità infantile.

Centro studi Sereno Regis 

Un centro e un’associazione no profit, sede a Torino; molto impegnati contro la guerra, per la cultura della pace e della nonviolenza. A lungo è stato Presidente Nanni Salio. Nel Centro sono attive una ricca biblioteca, l’emeroteca e la videoteca specializzate su pace, ambiente e sviluppo; molteplici le iniziative di studio, ricerca e formazione e le collaborazioni anche internazionali. “Ricerca, educazione e azione per la pace, l’ambiente e la sostenibilità” sono i campi di lavoro e le finalità istituzionali. Fondato nel 1982 da Domenico Sereno Regis, protagonista della nonviolenza e pacifista e a lui intitolato dopo la prematura scomparsa nel gennaio 1984. L’idea di pace del Centro non è solo assenza di guerra o conflitti, ma anche giustizia sociale (non c’è pace senza giustizia), rispetto per l’ambiente e per le generazioni future, attenzione e ascolto dell’altro.

Centro di Documentazione del Manifesto Pacifista Internazionale 

Ha sede a Bologna; fondato da Vittorio Pallotti. Un ricchissimo e prezioso Centro di Documentazione e studio sui manifesti pacifisti, tra i più importanti al mondo. Fa anche parte della Rete internazionale dei Musei per la Pace (International Network of Museums for Peace) è nata nel 1992 a Bradford (Inghilterra), per iniziativa di Peter Van Den Dungen, storico del pacifismo e docente universitario. Unisce oltre 125 strutture museali sui temi della pace e della guerra.

Movimento Internazionale della Riconciliazione (Mir) 

Storica organizzazione internazionale impegnata per la pace e la nonviolenza, tra l’altro sostenitrice del diritto all’obiezione di coscienza e dell’educazione alla pace e alla risoluzione nonviolenta dei conflitti, nello spirito della Costituzione.

Nel 2020 ha lanciato, assieme a Pax Christi, la Campagna nazionale “Scuole smilitarizzate. Ripudiare la guerra e promuovere la pace” per denunciare la tendenza in atto alla militarizzazione della società a partire dalle scuole, con crescita delle iniziative di autopromozione e propaganda delle forze armate negli istituti scolastici.

Women’s international league for peace and freedom (Wilpf) 

Lega internazionale di donne per la pace e la libertà, organizzazione internazionale di donne per la pace nata nel 1915 per opporsi alla I guerra mondiale. È’ una ong presente in tutti i continenti e anche nel nostro Paese; nella sua lunga storia di impegno per la pace annovera anche due Nobel per la pace, Jane Addams (1931),

Emily Green Balch (1946) e Rita Levi Montalcini, socia onoraria di Wilpf Italia (Nobel per la medicina nel 1986).

Pax Christi 

Organizzazione e movimento cattolico internazionale. L’impegno per la pace è la sua principale ragion d’essere nello “sforzo di porsi in ascolto del grido soffocato delle vittime delle guerre, dell’ingiustizia, dell’oppressione, dei diritti violati, della dignità non riconosciuta”. Variegate le attività, anche di informazione e di educazione come il mensile Mosaico di pace e la scuola di pace di Impruneta (Firenze). Presidente del movimento dal 1985 al 1993 è stato il vescovo don Tonino Bello.

Beati i costruttori di pace 

Associazione di volontariato senza fini di lucro; sede a Padova, fondata da don Albino Bizzotto nel 1985 per “promuovere la pace nella sua accezione più ampia e profonda, comprendente la scelta della nonviolenza, della sicurezza umana universale, della pacifica convivenza, del riconoscimento e della valorizzazione delle differenze esistenti tra le persone e tra i popoli, unitamente al totale ripudio della guerra, al rifiuto delle strutture economiche violente, alla rimozione delle cause delle diseguaglianze sociali e al superamento dei sistemi di difesa nazionale armata” (art. 2 statuto)

War Resisters’ International 

Rete di associazioni pacifiste e antimilitariste con sede a Londra. Nasce nel 1921 a Bilthoven, in Olanda, su iniziativa del giornalista inglese Archibald Fenner Brockway; tra i suoi impegni il sostegno agli obiettori di coscienza soprattutto nei Paesi dove non è riconosciuta. L’articolo uno della loro carta costitutiva dice: “La guerra è il più grande crimine contro l’umanità. Sono quindi deciso a non supportare qualsiasi tipo di guerra, e ad adoperarmi per la rimozione di tutte le cause di guerra”

Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo 

L’Atlante delle guerre e dei conflitti nel mondo è una pubblicazione annuale curata dall’Associazione 46° Parallelo nata a Trento nel 2008 per “affrontare il tema della guerra e della pace guardandolo in modo differente, ad esempio mettendo la geografia al centro delle valutazioni, delle analisi, del racconto” (Raffaele Crocco)

Giornali 

Avvenire 

Quotidiano italiano, cattolico. Fondato nel 1968, voluto da Paolo VI. In questi mesi ha dato voce alla volontà di pace di cattolici e laici e sostenuto l’impegno di Papa Francesco contro guerra, armi, e sostegno ai negoziati.

Quale Vita 

Rivista bimestrale, edita a Torre dei Nolfi (provincia dell’Aquila) dal 1980. Informa e si batte per un modello alternativo di vita, fondato sulla nonviolenza e sulla sobrietà felice

Mosaico di pace 

Mensile promosso da Pax Christi Italia, fondato dal vescovo don Tonino Bello nel 1990. Alex Zanotelli è il direttore responsabile attuale. Informa e approfondisce sui temi della pace, del dialogo, della nonviolenza.

Il Fatto Quotidiano 

Giornale quotidiano, fondato nel 2009 da Marco Travaglio, Antonio Padellaro e altri. Ha controbattuto alle narrazioni ufficiali e dei media dominanti sulla guerra in Ucraina e dato voce agli oppositori e alle richieste di negoziati.

3- Fine. Le puntate precedenti sono uscite martedi 18 e domenica 24 marzo.

In copertina, lo striscione arcobaleno a una marcia Perugia-Assisi

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