di Maurizio Sacchi
L’Esercito Popolare di Liberazione cinese ha inviato lo scorso fine settimana 45 aerei da combattimento e nove navi da guerra ai confini di Taiwan. Non é la prima volta che Pechino mostra i muscoli nelle acque di Taipei e dal punto di vista militare non si tratta di una novità. Ma stavolta, nelle parole del ministero della Difesa, si tratta di un “severo avvertimento” su ciò che ha definito collusione tra “separatisti e forze straniere”.
La Cina é allarmata dal viaggio del vicepresidente di Taiwan William Lai a San Francisco e New York, e poi in Paraguay, con il dichiarato intento di trovare alleati nel progetto di indipendenza dell’isola. Negli accordi internazionali sottoscritti da Pechino con i Paesi occidentali é stabilito che, pur godendo di autonomia, Taipei non possa intrattenere relazioni diplomatiche che metterebbero in dubbio la sua appartenenza alla Cina, secondo il principio “one country, two systems”.
Il vicepresidente Lai Ching-te è il candidato presidenziale del Partito democratico progressista di Taiwan, favorevole all’affermazione dell’identità e della sovranità di Taiwan, ed è in testa nei sondaggi per le elezioni presidenziali, che si terranno a gennaio 2024. Dal punto di vista militare, si trattava anche di testare le “effettive capacità di combattimento delle forze in campo”, nelle parole del portavoce di Pechino Shi Yi e i media statali hanno riferito che le imbarcazioni dotate di missili e i jet da combattimento hanno lavorato insieme per simulare l’accerchiamento di Taiwan. Le traiettorie di volo di questi velivoli rivelano che tra di essi c’erano nove jet da combattimento Su-30, quattro J-11 e dodici J-10, un aereo da guerra elettronica Y-9 e un elicottero anti-sommergibile Z-9, che hanno superato la zona di identificazione della difesa aerea di Taiwan.
Si tratta comunque di una manovra meno minacciosa rispetto a quella di aprile, quando la Presidente Tsai è stata in visita negli Stati Uniti, o dello scorso agosto, quando la speaker della Camera Usa Nancy Pelosi ha visitato Taiwan.
*In copertina foto di LBeddoe su Shutterstock