Situazione fuori controllo per la Libia. In un video messaggio Khalifa Haftar, il generale che controlla l’area Orientale del Paese, ha ordinato alle sue forze di marciare verso Tripoli, attuale sede del governo di Fayez al-Serraj sostenuto dall’Onu.
Il generale Haftar ha richiesto una “resa incondizionata o sarà guerra”. Dopo l’annuncio, nella giornata di ieri, le truppe hanno cominciato a muoversi e pare che nella notte abbiano preso il controllo di Gharian, città a circa cento chilometri da Tripoli. Si combatte anche a Zawiya, città costiera a 50 chilometri a Ovest di Tripoli. Serraj ha quindi ordinato all’aeronautica di intervenire.
Appelli alla calma sono arrivati da più parti. Primo tra tutti dal segretario generale Onu Antonio Gutierres che proprio ieri era arrivato a Tripoli per incontrare le delegazioni in vista della conferenza di pace prevista dal 12 al 14 aprile. Guterres è atteso a Bengasi per un incontro con il generale, capo del Libyan National Army appoggiato dalla Francia e dalla Russia e fedele al governo di Tobruk. Anche Stati Uniti, Francia, Italia e Regno Unito hanno diffuso un un comunicato congiunto di fermare le ostilità, mentre l’Unione Europea ha chiesto di mettere fine a ogni atto di provocazione.
Per oggi è prevista una riunione straordinaria del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, per affrontare la questione. Durante l’incontro, richiesto dalla Gran Bretagna, l’inviato speciale Ghassan Salamè farà il punto sulla situazione.
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