di Alessandro Graziadei
Singapore nelle scorse settimane ha approvato una serie di emendamenti alle leggi già esistenti per rafforzare ulteriormente i controlli sulle attività che finanziano direttamente o indirettamente la proliferazione e la vendita di armi e gli strumenti finanziari volti a eludere le sanzioni internazionali. Un passo importante per questa città-stato a sud della Malaysia, che è oggi forse il più importante centro commerciale e finanziario del Mondo. Le modifiche, infatti, mirano a consentire a Singapore di rispondere ai requisiti aggiornati stabiliti dalla Financial Action Task Force (Fatf-Gafi), un organo di controllo globale sul riciclaggio di denaro e sul finanziamento al terrorismo. Singapore, ricordiamolo, è dal 1992 un membro del Financial Action Task Force creato nel 1989 in ambito Ocse con lo scopo di promuovere strategie di contrasto del riciclaggio di denaro a livello nazionale e internazionale. Secondo i nuovi standard stabiliti nel 2020, i Paesi che vi aderiscono e le rispettive aziende del settore privato devono valutare e mitigare i rischi di finanziamento della proliferazione di armi legati alle “potenziali violazioni, alla mancata attuazione o all’evasione delle sanzioni finanziarie mirate”… Leggi tutto su Unimondo
In copertina: Skyline of Singapore’s (cropped) originale qui
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