Compleanno a Palazzo di Vetro

''I conflitti armati e le minacce alla pace internazionale devono essere urgentemente risolti con mezzi pacifici,'' chiede la dichiarazione approvata all'unanimità' dall'Assemblea Generale nella Giornata internazionale della  pace e nel 75mo anniversario della nascita dell'Onu

di Gianna Pontecorboli da New York

La Giornata Internazionale della pace e l’anniversario della nascita dell’Onu. Celebrate nello stesso giorno e alla vigilia dell’apertura di un dibattito all’Assemblea Generale che si preannuncia carico di tensioni, le due ricorrenze hanno sicuramente avuto un significato simbolico, che ha confrontato le delusioni e i successi del passato, le difficoltà del presente e le speranze per un futuro diverso. Creata a novembre del 1981 dall’Assemblea Generale e con una data fissata dal 2001 al 21 settembre di ogni anno, la Giornata Internazionale della Pace era nata soprattutto per promuovere l’impegno dei governi e delle organizzazioni civili e scolastiche per sensibilizzare l’opinione pubblica sui danni provocati dai conflitti armati e sulle possibilità’ di risolverli con il dialogo non violento. Un discorso che è stato ripreso, anche quest’anno, nel corso di innumerevoli manifestazioni organizzate in tutto il mondo con il tema ”Shaping peace Together” , plasmiamo la pace insieme.

Nella giornata tutta virtuale della celebrazione per il settantacinquesimo anniversario della nascita delle Nazioni Unite nel 1945, alla Giornata Internazionale della pace è stato ufficialmente destinato al Palazzo di Vetro un tempo breve, alle 8 di mattina di ieri, marcato dalle note di un concerto. Per farne capire a tutti l’importanza, in un momento particolarmente difficile, è stato l’accento che sia il Segretario generale Antonio Guterres sia il nuovo Presidente dell’Assemblea generale, il turco Volkan Bozkir. hanno messo sull’argomento nei loro discorsi. E dalle risposte che hanno già avuto e che avranno nei prossimi giorni.

”Ci sono volute due guerre mondiali, milioni di morti e l’orrore dell’Olocausto per i leader mondiali per impegnarsi alla cooperazione internazionale e al rispetto della legge – ha detto Guterres – e tutto questo ha prodotto dei risultati, visto che una terza guerra mondiale, che tanti temevano, è stata evitata. “Questo è un successo di cui gli Stati membri possono essere orgogliosi e e che tutti dobbiamo sforzarci di preservare”, ha spiegato. Anche se , come ha ammesso privatamente in diverse interviste, l’Onu ha in realtà fallito nel prevenire molti conflitti locali e l’emergenza sociale, economica e sanitaria provocata dalla pandemia ha moltiplicato i rischi. ”La diplomazia e il controllo delle armi hanno evitato che una guerra fredda durata decenni degenerasse in un conflitto nucleare” gli ha fatto eco Volkan Bozkir.

Adesso pero, la consapevolezza di un passato che ha evitato una guerra mondiale non basta più. Alle Nazioni Unite, i segnali di allarme si stanno moltiplicando. L’appello al cessate il fuoco globale per far fronte alla pandemia che Antonio Guterres ha lanciato diverse settimane fa ha avuto un riposta tiepida e parziale. ”I conflitti armati e le minacce alla pace internazionale devono essere urgentemente risolti con mezzi pacifici,” chiede la dichiarazione approvata all’unanimità’ dall’Assemblea Generale per celebrare l’anniversario: ”Chiediamo al Segretario generale di usare tutti i mezzi a sua disposizione per prevenire lo scoppio, l’aumento e la ricorrenza di ostilità’ sul terreno, in mare, nello spazio e nello spazio cibernetico”.

Per definire le parole di una dichiarazione rimasta generica, tuttavia, ci sono volute settimane di laboriose trattative diplomatiche. Giusto alla vigilia della doppia ricorrenza, per di più’, 56 ex primi ministri, presidenti, ministri degli esteri e della difesa di 20 Paesi della Nato, del Giappone e della Corea del Sud hanno scritto una lettera per chiedere ai leader che ancora non lo hanno fatto la ratificazione del Trattato per la proibizione delle armi nucleari negoziato nel 2017 e che ha ancora bisogno di sei ratificazioni per diventare effettivo. ”Non dobbiamo rischiare di trovarci, per un calcolo sbagliato o volutamente, in una crisi di proporzioni anche maggiori di quella che stiamo sperimentando quest’anno”, ha implorato la lettera.

In parole appena velate dalla cautela diplomatica, le parole di tutti hanno puntato il dito su quella che e’ considerata la minaccia più’ temibile agli obbiettivi della Giornata Internazionale della pace. ”Oggi abbiamo un surplus di sfide multilaterali e un deficit di soluzioni multilaterali,”ha detto Antonio Guterres: ”Sappiamo che abbiamo bisogno di un multilateralismo maggiore e più’ efficiente, con visione, ambizione, impatto. La sovranità’ nazionale va mano nella mano con una aumentata cooperazione internazionale basata su valori comuni e responsabilità’ condivisa”. La risposta, ora, la daranno nei prossimi giorni le dichiarazioni registrate di tanti leader , a cominciare da Trump, che al Palazzo di Vetro non metteranno piede.

In copertina il Palazzo di Vetro

Nel testo una foto degli anni Cinquanta

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