Fame dimezzata. Ora si puo’ fare

 

 

 

di Raffaele Crocco

La cosa che fa riflettere davvero – pensate, lo fa notare Coldiretti – è che la quantità di cibo sprecato al mondo, circa 1,3 miliardi di tonnellate ogni anno, sarebbe sufficiente a sfamare tutti quelli che, ora, nel mondo, sono denutriti.
E’ uno dei dati che emergono dal Rapporto Sofi 2014, presentato dalle tre agenzie Onu di Roma, la Fao, con Ifad (Fondo internazionale per lo Sviluppo agricolo) e il Programma Alimentare Mondiale (Pam).  C’ è aria positiva e non è poco. Il documento dice che il dimezzamento dei casi di fame cronica nel mondo è “a portata di mano”, si può fare entro l’anno prossimo, se “sforzi adeguati ed immediati verranno intensificati”.
In termini concreti, significa centrare una delle mete fissate dall’Obiettivo di Sviluppo del Millennio dell’Onu, che prevedeva appunto la riduzione del 50% della fame nel mondo entro il 2015.  Per il rapporto, ”sono 63 i Paesi in via di sviluppo che già hanno raggiunto l’obiettivo e altri sei sono sulla buona strada”. Il numero di persone al mondo che soffre di fame cronica è sceso a 100milioni di individui. Una cifra ancora spaventosa – pensateci, un quinto della popolazione dell’Unione Europea – ma che dimostra come la fame possa essere sconfitta.
Ovviamente, non bisogna mollare. Dovremmo imparare a sprecare meno, come detto da Coldiretti e soprattutto non dobbiamo dimenticare che il tema cibo, in un mondo che vede sempre più la popolazione spostarsi nelle città, diventerà centrale anche dal punto di vista strategico, cioè per il controllo del Pianeta.  Insomma, tutto meglio di un tempo, ma non possiamo ancora fare festa.

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