Messico, Obrador è il nuovo presidente

Nel Paese dove infuria la guerra al narcotraffico, vince il candidato della sinistra

Era dato per favorito ed effettivamente ha vinto: Andrés Manuel López Obrador è il nuovo presidente del Messico.

Obrador, detto “Amlo”, 65 anni, è il leader della sinistra di Morena (Movimento di rigenerazione democratica). Il nuovo presidente ha conquistato il 51% dei voti contro il 23% dello sfidante Ricardo Anaya e il 18% di José Antonio Meade.

Amlo, ex governatore di Città del Messico, aveva già tentato la scalata alla presidenza. Nel 2006 aveva perso le elezioni per un punto e aveva chiesto un riconteggio che non aveva poi ottenuto. Nel 2012 era stato sconfitto da Enrique Peña Nieto, leader del Partito rivoluzionario istituzionale.

Per questa campagna, che Obrador aveva prospettato come l’ultima della sua carriera, ha percorso tutti gli Stati del Paese e tutti i 300 municipi.

Nelle promesse di Obrador ci sono riforme sociali, lotta alla corruzione e alla criminalità.
Il presidente, in un suo discorso da candidato, si era impegnato a “portare la pace nel Paese entro tre anni” ovvero a mettere la parola fine alla guerra al narcotraffico che  ha causato almeno 135 mila morti dal 2006.

In quell’anno il governo dichiarò guerra al narcotraffico, guerra che in realtà ha coinvolto civili, migranti, attivisti politici e ambientali ma che non ha eliminato il problema della violenza e del controllo dei territori da parte dei cartelli della droga.

Obrador promette di cambiare strategia e di basare il suo mandato sulla crescita economica. Il nuovo presidente ha annunciato da subito l’intenzione di convocare rappresentanti delle vittime dei narcos, organismi internazionali e autorità religiose per avviare un ‘processo di pace’.

Tramite twitter il presidente Usa, Donald Trump, si è congratulato con il neo presidente: “C’è tanto da fare per entrambi i Paesi, non vedo l’ora di lavorare con lui”. Ed effettivamente i tasti scoperti tra i due Paesi sono molti: dal muro al confine, al trattamento dei migranti, fino alle questioni commerciali ed economiche.

Chi è Obrador

Originario dello Stato del Tabasco è il primogenito di una famiglia modesta e numerosa. Politicamente Amlo nasce e cresce dentro il Partito rivoluzionario istituzionale. Negli anni si è legato ai  movimenti sociali, partecipando a marce indigene, ai sit-in contro lo sfruttamento della terra, ai picchetti contro le compagnie petrolifere.

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