Se 11 vi sembra poco… esce il nuovo Atlante delle guerre

L'undicesima edizione di un lavoro che facciamo ogni anno sui conflitti nel pianeta. Da ordinare online subito e in gennaio nelle librerie

di Raffaele Crocco*

Se 11 vi sembran poche, vi garantisco dovreste provare. Dovreste provare a ripartire quasi ogni anno per arrivare a pubblicare un volume di più o meno 250 pagine, pieno di informazioni sulle guerre, sui diritti, su ciò che accade nel Mondo. Pubblicarlo con l’obiettivo di informare e far crescere l’idea – proprio grazie all’informazione – che la Pace resta la migliore soluzione, la strada giusta. Non per ragioni di esclusiva bontà, no: per questione di intelligenza.

L’undicesima edizione dell’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo è finalmente arrivata. E’ passato un anno esatto dalla precedente e il Mondo ha pensato bene di cambiare molto. In questi dodici mesi è arrivata l’invasione russa dell’Ucraina a spostare equilibri e a rimettere in discussione diritti e vite. Sono tornati gli scontri nell’Africa subsahariana, è rimasta la pandemia di Covid19 a scavare il solco di ingiustizie e morti. Ci sono stati molti disastri ambientali, dovuti al cambiamento climatico che avanza nel fallimento delle varie Cop e dei trattati internazionali. Sono continuati scontri storici, occupazioni ingiuste, guerre orribili. Si sono inseguiti meravigliosi e disperati tentativi di portare Pace in territori devastati da decenni di lotta.

Tutto questo, come in ogni edizione, lo abbiamo tradotto in pagine di racconto. Vorremmo diventassero utili per aprire una finestra e guardare fuori casa nostra con occhi diversi. Capire quello che accade, avere una buona informazione – che non è solo la nostra, sia chiaro – sugli eventi del Pianeta significa garantirsi pezzi di libertà. Significa essere in grado di capire davvero cosa si potrebbe fare per risolvere quelle che la nostra Costituzione all’articolo 11 chiama “le controversie internazionali”. Significa avere gli strumenti per creare un vero dibattito democratico sulla produzione di armi, sulla spesa militare, sull’utilizzo dove e come del nostro esercito. Vuol dire, insomma, diventare cittadini a pieno titolo, non ricattabili, non influenzabili, soprattutto non truffabili.
Vi pare un obiettivo ambizioso? Avete ragione: lo è. Ma il nostro lavoro deve essere ambizioso e se lo può permettere, perché non siamo soli. Abbiamo attorno buoni amici e, soprattutto, abbiamo partner che condividono questi obiettivi.

Il primo di questi è Unimondo, giornale on line “fratello d’informazione” che proprio oggi compie 24 anni. Un compleanno festeggiato a Rovereto con un convegno importante ““Unimondo2022: la convenienza della Pace. Piccola guida per costruire un Mondo migliore”. Come Atlante, abbiamo deciso di fare festa con loro, presentando proprio lì il nostro nuovo volume. Quest’anno, partiremo da Rovereto per il tour delle tante presentazioni nelle scuole, nei Comuni, nelle associazioni di tutta Italia. Questo nostro peregrinare nel Paese è diventato parte integrante del modo che abbiamo di fare informazione. Pensate: nel 2022 sono stati più di 130 gli incontri. Abbiamo incontrato migliaia di ragazze e ragazzi, donne e uomini e abbiamo cercato di raccontare loro cosa accade e cosa potremmo fare per costruire la Pace. Perché, riprendendo le parole di Unimondo, la Pace che abbiamo in mente – e su cui lavoriamo tutti i giorni, con il nostro giornale – è diabolicamente concreta. E’ un “modello sociale” che deve diventare progetto politico e sistema di vita, relazioni, economia. Deve trasformarsi nel quotidiano che ci avvolge e smetterla di essere considerata “l’evento eccezionale” di un’umanità che pare avere la propria storia solo nella guerra.

Può sembrare un’utopia, ma se ci pensate noi viviamo di libertà e di utopie. Questa, in fondo, è la vera ragione di esistenza dell’Atlante.

 * direttore del progetto Atlante

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