Lite fra Cina ed Europa su Taiwan

Una visita ufficiale della Unione Europea e le proteste di Pechino

Raphael Glucksmann, l’europarlamentare francese capo della Commissione speciale del Parlamento europeo sulle interferenze straniere, ha guidato una delegazione di 13 membri, di cui altri sei europartlamentari, a Taiwan per una visita di tre giorni. In un incontro con il presidente Tsai Ing-wen, il politico francese ha detto che la prima visita ufficiale della delegazione parlamentare rappresenta non solo “l’inizio di vere relazioni tra Taiwan e l’Europa”, ma ha anche espresso il desiderio dell’Unione europea di “imparare come l’isola sia stata  in grado di contrastare le minacce di Pechino da lungo tempo”.

“Siamo venuti qui per imparare da voi, per imparare dalla vostra capacità di costruire una democrazia così vibrante pur essendo confrontati con un tale livello di minacce e interferenze“, ha detto Glucksmann, noto critico  della Cina, a cui Pechino ha impedito di visitare la terraferma. Glucksmann ha aggiunto che l’Europa sta anche affrontando “azioni su larga scala orchestrate da un regime autoritario per vandalizzare la società europea e indebolire la sua democrazia”. La reazione cinese non si è fatta attendere.

“La parte cinese si oppone risolutamente alla [ visita a Taiwan] di alcuni membri del Parlamento europeo, e per questo abbiamo presentato rimostranze solenni [al parlamento europeo]”, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin in una conferenza stampa programmata durante il G20 di Roma.. La  posizione cinese è che la parte europea debba rispettare il proprio impegno sul concetto di “una sola Cina”,  e interpreta  la visita come messaggio destabilizzante alle forze separatiste sull’isola. Ha ribadito che l’unificazione dell’isola alla Cina continentale è una tendenza che nessuno può fermare.

Ma Il mese scorso il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione, se pur non vincolante, che ha fatto infuriare Pechino, chiedendo che l’Unione europea inizi a lavorare per stabilire un accordo bilaterale di investimenti con Taiwan. Ha anche proposto il gesto simbolico di cambiare il nome del suo ufficio di rappresentanza a Taiwan da “Ufficio europeo per l’economia e il commercio a Taiwan” a Ufficio dell’Unione europea a Taiwan, con l’intento di andare oltre a un semplice rapporto di tipo economico, e spingere verso un riconoscimento politico. Già in ottobre aveva fatto visita a Taipei  un gruppo di senatori francesi, e si è avuto il viaggio del ministro degli esteri taiwanese Joseph Wu nella Repubblica Ceca, in Slovacchia e in Belgio, nonché un viaggio d’affari organizzato dal governo taiwanese in Europa.

L’immagine di Taipei è di Vernon Raineil Cenzon (Unsplash)

(Red/Ma/Sa)

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