di Giuliano Battiston
Uno-due. Doppietta veloce e muscolare dei Talebani. Spallata militare e stretta politica. Il nuovo Emirato islamico d’Afghanistan nasce con una duplice offensiva, in poco più di un mese. Prima la rapida marcia verso Kabul, poi tra Kandahar e la capitale le consultazioni sul nuovo esecutivo. Tutto targato turbanti neri, pashtun. Legittimità religiosa, continuità di orientamento, serrata dei ranghi. Premiata la vecchia guardia, garante della longevità e purezza ideologica del movimento. Ma anche la componente militare, i cui successi ne hanno consolidato la posizione e garantito posti importanti. Fuori dall’esecutivo tutti gli altri. A partire dagli esponenti della defunta Repubblica islamica…Leggi tutto su Lettera22